"Amiens?... Cosa c'è di bello da vedere ad Amiens!?!?"Ve lo dico io 😏. Nel nostro viaggio in Piccardia le abbiamo dedicato due giorni e di cose da visitare non ne sono mancate.
Scherzando (ma non troppo) potrei dire che uno dei motivi per cui a me e Sara piace tantissimo partire verso mete meno conosciute sono le parole di stupore e le reazioni di chi ci segue che accompagnano le foto e i nostri racconti durante il viaggio e al ritorno. La loro meraviglia è anche la nostra e spesso ci chiediamo per quale motivo una località X poco pubblicizzata, tutt'altro che mal collegata e accessibile, con tante attrazioni interessanti e soprattutto a basso costo (di questi tempi il peso di un viaggio sul portafoglio è una delle prime valutazioni che vengono fatte, inutile nasconderci) sia così trascurata dal turismo italiano.
Stavolta la X di cui voglio parlavi è Amiens, città di 130.000 abitanti a metà strada tra Beauvais e il canale della Manica e centro importante della neonata regione francese dell'Hauts-de-France, che da poco più di un anno ha inglobato il Nord-Pas-de-Calais e la Picardie, di cui era il copoluogo.
Ah, alla domanda di poco fa francamente non so dare una risposta... provo invece a darvi un'idea di quanto sia carina la città di Amiens sperando che i miei suggerimenti possano esservi d'ispirazione.
Come arrivare ad Amiens? Ho scritto tutto nel post "4 giorni in Piccardia: itinerario di viaggio da Amiens alla Baia della Somme".
In sintesi: la linea 30 collega Beauvais aeroporto con Amiens fermandosi solamente alla stazione degli autobus di Beauvais ma solo in alcuni orari della giornata al di fuori dei quali la soluzione - comunque abbastanza comoda - è prendere lo shuttle n° 6 che collega l'aeroporto al municipio di Beauvais e da lì andare a piedi (in 10') a prendere il n° 30 alla stazione degli autobus prima menzionata.
COSA VEDERE AD AMIENS: LA CATTEDRALE, OVVIAMENTE!
Da dove iniziare la visita di Amiens se non dal suo simbolo, la splendida cattedrale Notre-Dame?!
Per noi è stata davvero una scelta inevitabile in quanto il nostro hotel Le Prieuré si trovava lì accanto: 30 secondi a piedi dalla nostra camera al primo piano al portale centrale sulla facciata ovest, quella principale in place Notre-Dame!
La chiesa, patrimonio Unesco dal 1981, è un capolavoro gotico costruito nell'arco di 50 anni a partire dal 1220 per ospitare una sacra reliquia, la testa di San Giovanni Battista portata in terra di Francia nel 1206 di ritorno dalla Crociate, tuttora custodita nella parete settentrionale. Le sue dimensioni sono gigantesche: le volte alte oltre 42 metri e la lunghezza complessiva di 145 metri ne fanno la cattedrale più grande della Francia! Ancor di più della Cathedrale infinie di Saint-Pierre di Beauvais!
Immensa e bellissima, cominciando dalle scene scolpite sul portale centrale che raffigurano il Giudizio Universale e dalle grosse statue che ornano la stessa facciata per finire con il coro in legno dell'inizio del XVI secolo che presenta più di 4000 figure intagliate e con la navata centrale che mozza letteralmente il fiato appena si varca la soglia.
La cattedrale è famosa anche per il labirinto di forma ottagonale (ricostruito identico all'originale) sul pavimento della navata centrale, che intreccia vari percorsi che conducono alla "Luce" o all'"Oscurità" per un totale di 234 metri di lunghezza totali. Io ci ho provato a percorrere la giusta via ma è davvero così facile sbagliare bivio che senza accorgertene ti trovi dalla parte sbagliata 😊.
Non solo, è nota anche per essere una "Bibbia di pietra": nel medioevo le scene del Vecchio e del Nuovo Testamento scolpite a bassorilievo sulle facciate delle chiese e disegnate sulle vetrate venivano chiamate Biblia pauperum, la Bibbia dei poveri, in quanto per gli analfabeti era una sorta di testo sacro rappresentato per immagini.
Purtroppo quando l'abbiamo visitata il tempo non era dei migliori e l'accesso alla torre settentrionale era chiuso. Il panorama della città dall'alto lo avrai visto molto volentieri, peccato.
Dalla metà di giugno alle metà di settembre circa e durante il periodo natalizio c'è un motivo in più per andare ad Amiens: lo spettacolo di luci in 3D (gratuito) che inizia dopo il tramonto e trasforma ogni sera la facciata ovest in una tela in cui esplodono i colori e grazie agli effetti speciali vengono esaltati i fregi.
COSA VEDERE AD AMIENS: SAINT LEU, IL QUARTIERE PIU' PITTORESCO
Saint-Leu è il quartiere che più abbiamo amato di Amiens.
Una rete di canali suddivide in tante piccole porzioni la zona a nord del fiume Somme creando un mosaico di isole e isolette in cui regna la pace assoluta. Almeno di giorno, perché dall'ora di cena per tutta la notte Saint-Leu si trasforma e attira a sé tutti coloro che sono in cerca di un locale o un ristorante dove trascorrere una bella serata.
Percorrendo la rue de la Dodane lasciandosi place du Done e le guglie della cattedrale alle spalle, si attraversa il ponte sulla Somme e si entra nel cuore del quartiere. I localini, le botteghe e i caffè si susseguono uno dopo l'altro sulla destra mentre dalla parte opposta si trovano deliziose casette a graticcio con le pareti colorate e le travi di legno in vista sulla facciata.
In primavera e in estate dicono che lo scenario abbia quel non so che di fiabesco, grazie al tocco leggiadro delle fioriere che decorano le inferriate che cingono i canali e che nelle altre stagioni rimangono un po' tristemente vuote... però vi assicuro che anche in gennaio, quando ci siamo stati noi, con i raggi del sole che facevano fatica a oltrepassare le nubi, Saint-Leu fa la sua bella figura.
Lascia stupiti di fronte ad alcuni scorci davvero graziosi tanto quanto attoniti quando si incontrano alcune case abbandonate a se stesse, con le montagne di libri accatastate davanti ai vetri delle finestre e le imposte che cigolano sbattute dal vento, come in un film dark-surreale di Tim Burton.
I primi insediamenti di Amiens avvennero qui e col trascorrere dei secoli l'anima popolare è rimasta arroccata su questo versante del fiume, sede dei mulini nel Medioevo, poi risanato e salvato dalle acque nel XIX secolo e infine diventato il quartiere degli artigiani e dei pescatori.
Una curiosità: sulle inferriate celesti di un ponticello si trova l'albero dei gargouilles! Lasciare un pensiero scritto su un lembo di stoffa o su una delle bambole di pezza che lo decorano dicono che porti fortuna.
UN LOCALINO PER LA SERA
La seconda sera abbiamo cenato alla caffetteria Ad'Hoc in place du Done. C'è un menù del giorno con una decina di piatti suddivisi tra "antipasti" e "piatti principali" con molta carne, soprattutto hamburger (con strepitose patatine) e poco spazio a piatti fantasiosi. Si mangia abbastanza bene, si beve meglio e a un prezzo ragionevole ma se cercate qualcosa di tipico o un locale per una cenetta a due non è il più adatto. Per un birra in compagnia invece è da consigliare.
COSA VEDERE AD AMIENS: IL MUSEO DELLA PICCARDIA
Per gli amanti dell'arte le attrazioni da non perdere sono 2: la Galerie du Vitrail del maestro vetraio Claude Barre (in rue Victor Hugo, a un passo dalla Cattedrale) dove è possibile vedere il processo di lavorazione di una vetrata itoriata all'interno del laboratorio e ammirare la collezione con vetrate di chiese dall'XI al XX partecipando alla visita guidata di 45' (4,6 € il prezzo intero, aperto tutti i giorni eccetto la domenica e i festivi) e il Musée de Picardie.
Il museo della Piccardia (ingresso 2 €) si trova in un magnifico palazzo in stile Secondo Impero costruito nella metà del XIX secolo sul modello del Louvre, in rue de la République.
Al suo interno sono esposti, secondo un percorso cronologico che inizia dal Paleolitico e si conclude ai giorni d'oggi, reperti storici della Piccardia, da sculture religiose e oggetti d'arte di era medievale a dipinti e ritratti del XVI secolo e secoli successivi.
Al suo interno sono esposti, secondo un percorso cronologico che inizia dal Paleolitico e si conclude ai giorni d'oggi, reperti storici della Piccardia, da sculture religiose e oggetti d'arte di era medievale a dipinti e ritratti del XVI secolo e secoli successivi.
Nel museo sono custoditi dei piccoli capolavori del patrimonio locale, come i dipinti che ogni anno la confraternita di Puy Notre Dame di Amiens (risalente alla fine del XIV secolo) donava alla "Nostra Signora della Cattedrale" ma ci sono anche quadri di pittori italiani (tra questi un dipinto del Tiepolo), fiamminghi (Hals, Van Dyck) e spagnoli (Picasso, Mirò) e ampie sezioni dedicate all'arte greca ed egizia, in particolare 400 oggetti provenienti dagli scavi di Abydos appartenenti alla collezione del pittore francese Albert Maignan.
Purtroppo attualmente il museo è in fase di ristrutturazione e fino al 2 luglio 2017 sarà aperto solo parzialmente al pubblico. Noi abbiamo visitato il Grand Salon con il ciclo decorativo di Pierre Puvis de Chavannes e alcune sale del primo piano.
Orari di apertura: martedì, venerdì e sabato dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18, mercoledì dalle 10 alle 18, giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 21, domenica dalle 14 alle 19. Chiusura il lunedì e i giorni festivi escluso il ferragosto.
COSA VEDERE AD AMIENS: GLI HORTILLONAGES
Amiens è nota soprattutto in Francia per Les Hortillonages! Cosa sono?
Migliaia di orti e giardini galleggianti in cui sono coltivate verdure e frutta, che si estendono su una superficie di 3 kmq a nord-est del fiume Somme, alimentati da piccoli corsi d'acqua stimati della lunghezza di 65 km e frequentati da varie specie di uccelli. Un piccolo paradiso naturalistico e ornitologico!
Da aprile ad ottobre è possibile visitarli sia a piedi che su delle lunghe imbarcazioni tradizionali a fondo piatto per 12 persone che compiono un giro di 45' attraverso la fitta maglia di canali per terminare la corsa a Pont d’Amont, sulla Somme, a poche centinaia di metri dalla Cattedrale.
Per chi come noi visita Amiens in inverno o in autunno e non può vedere (ahimè) gli Hortillonages l'alternativa, se così si può chiamare, è il vicino parco verde di Saint-Pierre. Per informazioni sulle visite a piedi o in barca agli orti galleggianti: www.hortillonnages-amiens.fr/visite.
Da non perdere: ogni mattina gli orticoltori degli Hortillonages allestiscono un mercato con i loro prodotti nel quartiere di Saint-Leu. Nel mese di giugno il mercato si svolge direttamente in acqua sulle imbarcazioni.
Da non perdere: ogni mattina gli orticoltori degli Hortillonages allestiscono un mercato con i loro prodotti nel quartiere di Saint-Leu. Nel mese di giugno il mercato si svolge direttamente in acqua sulle imbarcazioni.
COSA VEDERE AD AMIENS: LA MAISON DE JULES VERNE
Amiens è la città degli Hortillonages e... di Giulio Verne!
Jules Verne visse ad Amiens 34 dei suoi 77 anni e oltre due decadi in una bellissima casetta di 4 piani in rue Charles Dubois 2, nel quartiere ottocentesco di Saint Paul.
Se avete sempre amato i suoi romanzi o i film che ne sono stati tratti, se sognate ancora ad occhi aperti come quando eravate piccoli e vi costruivate un mondo di fantasia leggendo "20.000 leghe sotto i mari" o se semplicemente siete curiosi di vedere l'abitazione di uno degli scrittori che hanno venduto più romanzi al mondo, allora una visita alla Maison a la Tour è d'obbligo!
Siete curiosi di saperne un po' di più?
Spero di sì, al più presto scriverò un post interamente dedicato alla casa-museo di Jules Verne 😊.
Per adesso spero che quanto scritto possa avervi soddisfatto, alla prossima!
Per altre informazioni potete consultare il sito www.oisetourism.com dell'ente del turismo dell'Oise che ci ha aiutato nell'organizzazione e nella realizzazione di questo viaggio.
In cerca di altre foto per ispirare il vostro viaggio?
Date un'occhiata all'album su Pinterest dedicato alla Piccardia!
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