Umbertide è uno dei centri più importanti della valle del Tevere e una tappa interessante da inserire in un itinerario in Alta Umbria, alla scoperta di borghi e piatti tipici.
Se andate su Google Maps e tracciate due linee immaginarie lungo l'asse Città di Castello-Perugia (da nord-ovest a sud-est) e Gubbio-Passignano sul Trasimeno (da nord-est a sud-ovest) nel punto di congiunzione troverete Umbertide. Detto in termini meno contorti Umbertide è il crocevia turistico e il raccordo tra la Valtiberina umbra, il lago Trasimeno e Perugia, con distanze che la separano da queste località che variano dai 25 ai 40 km al massimo.
Noi ci siamo arrivati dopo un mattino trascorso a Montone, un bellissimo borgo in cima a un colle che gode di una posizione privilegiata che può essere definita "un posto in prima fila" sul panorama della vallata.
Entriamo nel paese e appena scorgiamo la Rocca cerchiamo il parcheggio per l'auto, una ricerca che in altri comuni urbani di medio-piccola grandezza comporterebbe del tempo ma che qua diventa un'operazione semplice e rilassante che già ti fa capire la dimensione a misura d'uomo di questa realtà.
LA ROCCA, SIMBOLO DI UMBERTIDE
La Rocca, dicevo. Sede permanente di mostre d'arte contemporanea, si erge poderosa in mezzo a un grande spiazzo delimitato dal torrente Reggia che nell'Ottocento era denominato Foro Boario in quanto vi si svolgeva il mercato del bestiame. Oggi, in seguito a un intervento di riqualificazione del centro storico, l'area che segue il piccolo corso d'acqua accanto alle antiche mura cittadine e si congiunge al parco della Reggia è visitabile a piedi e in bicicletta e prosegue fino al fiume Tevere.
Ma torniamo al mastio medievale: venne costruito negli ultimi decenni del 1300 con una torre massiccia centrale a base quadrata che supera i 30 metri e altri 3 torrioni più bassi, due a base circolare e uno a base quadrata.
Dei due ingressi a cui si accedeva con un ponte levatoio ne rimane uno solo, in piazza Fortebraccio, mentre un attento lavoro di recupero e ristrutturazione portato a termine esattamente 600 anni dopo la progettazione della Rocca ha riportato alla luce alcuni elementi che il tempo aveva lentamente dimenticato, in particolare una botola al piano terra che conduce direttamente alle segrete.
Laggiù, molti secoli prima che la Rocca venisse utilizzata come carcere (dalla fine del 1700 al primo dopoguerra) venne imprigionato anche Braccio Fortebraccio, nel 1394, un personaggio a cui è legata la storia dell'Alta Umbria e di Umbertide, che dopo la liberazione conquistò la Rocca e la scelse come sua dimora.
La storia di Umbertide in realtà inizia 400 anni prima della nascita della sua Rocca e con un altro nome... dal IX secolo fino al 1862 si è chiamata Fratta ed è stata un noto centro per il commercio dei tessuti e della ceramica.
Poi, "Onde eliminare continui disguidi postali derivanti dalla molteplicità dei Comuni che nella vastità del Regno si appellano Fratta", una delibera comunale decise di mutare la denominazione della cittadina in "Umbertide" sia per continuità con l'originario nome "Fracta filiorum Uberti" sia per rendere omaggio a "Sua Altezza Reale, l'Augusto Principe Ereditario" (il riferimento è a Umberto I, figlio di Vittorio Emanuele II di Savoia, re d'Italia nel 1862).
Ogni anno nel mese di settembre la festa di Fine Ottocento celebra il suo periodo risorgimentale con quattro giorni di eventi con un occhio speciale rivolto alla cucina umbra tradizionale, alle ricostruzioni storiche, ai giochi e alla musica del tempo.
A PIEDI NEL CENTRO STORICO
Potete iniziare una passeggiata per il paese dai piedi della Rocca, risalendo a livello della strada e percorrendo il ponte fino ad arrivare in piazza Fortebraccio. Da lì potete imboccare via Guidalotti, che vi regalerà alcuni begli scorci della rocca, e proseguire in via Leopoldi Grilli fino a piazza Matteotti, dove risiede il seicentesco Palazzo Comunale.
- l'antica pieve di San Francesco risalente al XIII secolo.
- La chiesa di San Bernardino, un ex oratorio costruito su una chiesa d'epoca antecedente.
- La chiesa (oggi museo civico) di Santa Maria della Reggia di Santa Croce, del XVI secolo, al cui interno è custodita la "Deposizione dalla Croce" del Signorelli (anno 1515) e la "Madonna col Bambino in gloria tra angeli e santi" del Pomarancio (anno 1577).
Per arrivarci passerete di fianco al Tevere e al ponte di ferro della tratta ferroviaria Perugia-Città di Castello, momentaneamente chiusa per lavori di ristrutturazione: un richiamo irresistibile per chi voglia scattare qualche foto sui binari (in tutta sicurezza).
Ultima meta di questo brevissimo giro è la Collegiata di S. Maria della Reggia della fine del XVI secolo, dalla caratteristica forma ottagonale esterna e pianta circolare interna.
L'ABBAZIA DI MONTE CORONA
Ad appena 4 km da Umbertide sulla riva destra del Tevere si trova l'abbazia camaldolese di San Salvatore di Montecorona, fondata nel 1008 da San Romualdo. Da lì parte un sentiero in mezzo a un bosco di faggi e castagni che porta all'Eremo, ma purtroppo il tempo a nostra disposizione è poco per cui ci limitiamo a dare una rapida occhiata alla chiesa e soprattutto alla meravigliosa cripta sotterranea.
Cinque navate e tre absidi con volte a crociera affrescate e sostenute da capitelli ognuno diverso dall'altro. Un piccolo luogo che ci ricorda che la Grande Bellezza si può celare anche nei posti più reconditi.
Un ringraziamento speciale a Visit Alta Umbria che ha reso possibile il nostro weekend nella Valtiberina umbra organizzando un blog tour in collaborazione con le realtà locali.
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