Sono innumerevoli i motivi che spingono ad andare a Chengdu in Cina ma il principale è rappresentato dalla presenza della riserva naturale e del centro di Centro di allevamento e ricerca sul panda gigante!
Dopo i due giorni a X'ian e la visita al sito archeologico che ospita l'Esercito di Terracotta Ilaria ci racconta l'arrivo a Chengdu e la giornata trascorsa al Chengdu Panda Base.
Dopo i due giorni a X'ian e la visita al sito archeologico che ospita l'Esercito di Terracotta Ilaria ci racconta l'arrivo a Chengdu e la giornata trascorsa al Chengdu Panda Base.
Chengdu è una popolosa città (14 milioni nel 2010, chissà adesso!) e la capitale del Sichuan, un'importante regione del sud-ovest della Cina per quanto riguarda la storia, il commercio (è soprannominata "la Terra dell'abbondanza" o "Paese celeste" grazie alla fertilità dell territorio, al clima mite e alla sua posizione di snodo dei trasporti) e il turismo: qui potete fare delle bellissime escursioni naturalistiche nella valle Huanglong e nelle aree di interesse archeologico dell'Età del Bronzo, ripercorrere l'antica Via della Seta del sud della Cina e visitare i tempio Wuhou e la statua del Buddha più grande del mondo a Leshan (a due ore di distanza) ma soprattutto andare alla riserva e centro studi del panda gigante che in questa zona ha trovato il suo habitat naturale.
Purtroppo abbiamo scoperto l'enorme ricchezza di questa regione soltanto in un secondo momento e a causa del poco tempo a disposizione e della difficoltà ad organizzarci in poco tempo abbiamo deciso di visitare solamente due delle sue attrazioni.
L'ARRIVO A CHENGDU E LA SISTEMAZIONE IN HOTEL
Siamo arrivati a Chengdu di notte e abbiamo subito chiamato un taxi per portarci all'ostello che avevamo fissato su internet. Il tassista è stato cosi gentile da chiamare i gestori al telefono per venire a prenderci in quanto non riusciva a capire dove si trovasse, così abbiamo scoperto di aver prenotato un piccolo ostello accanto ad un fiume e che per raggiungerlo dovevamo attraversare i cortili delle case dei vicini... Appena messo piede nella camera abbiamo trovato una sorpresa ad accoglierci: un bellissimo mega scarafaggio! Presi dallo sconforto e poco attratti dalla prospettiva di dormire con quella bestia terribile, siamo praticamente fuggiti, scatenando l’ilarità dei gestori per i quali evidentemente i mega scarafaggi sono assolutamente normali.
Fortunatamente la sistemazione che abbiamo rimediato è andata oltre ogni speranza possibile. In piena notte abbiamo trovato una camera al Dorsett Grand Chengdu ed è stato amore a prima vista!
Hotel bellissimo, camera spettacolare, posizione centrale, personale gentilissimo.
Un 5 stelle a prezzo di un nostro hotel italiano con qualche stella! Abbiamo cenato entrambe le sere al suo interno che offriva un buffet in promozione 2x1 e ci siamo trovati benissimo anche col cibo. È stato l’hotel che più abbiamo amato e siamo stati più che felici di essercene andati nel cuore della notte dall'altro ostello.
LA RISERVA NATURALE DEL PANDA GIGANTE
La prima giornata a Chengdu l’abbiamo passata interamente alla riserva naturale del panda gigante, situata a circa 18 km a nord del centro cittadino e raggiungibile quindi in breve tempo col taxi o con l’autobus 902.
Come se non bastasse la pigrizia, ciclicamente le piantagioni di bamboo muoiono completamente e fino a poco tempo fa i panda erano costretti a lunghi spostamenti per trovare altre piantagioni dove rifocillarsi e non sempre ci riuscivano! Per questo motivo oggi i panda sono una razza protetta.
La riserva è un’aerea davvero vasta, al suo interno abbiamo potuto ammirare sia i cuccioli neonati nell’"asilo" che quelli di qualche mese fino agli esemplari di età adulta.
Non vi dico la goffaggine e la simpatia di questi animali che li fanno assomigliare a dei bambinoni!
Il mio consiglio è recarsi di prima mattina per assistere alla colazione, uno spettacolo. Vedrete tutti i panda riunirsi e rubarsi a vicenda il bamboo anche se lo possono trovare ovunque, in quanto sono praticamente circondati da queste piante! Io avrei davvero potuto passare ore e ore ad osservarli senza mai stancarmi.
Nelle ore più calde si rifugiano dentro le tane ed è più difficile osservali.
IL RITORNO A CHENGDU
In serata siano tornati in città , stanchi ma felici. E affamati! Abbiamo così deciso di andare a piedi a cercare del cibo, grossissimo errore! Tutto le scritte erano in cinese, non c’era da nessuna parte il menù bilingue, neanche al McDonalds. A forza di camminare siamo arrivati fino a piazza del popolo, con la statua di Mao e un immenso centro commerciale proprio sotto la piazza ma ormai scoraggiati siamo tornati in hotel e abbiamo cenato al buffet.
La statua di Mao a Chengdu |
Chengdu |
Col senno di poi avrei chiesto in hotel di organizzarci una visita a un casa da Tè (in questa regione ce ne sono tantissime) che sono molto costose ma dicono che valgano la pena di dedicarci qualche ora.
Il giorno dopo decidiamo di andare a Leshan per vedere la statua più grande al mondo del Buddha.
State organizzando un
...to be continued
Testo e foto di Ilaria Guerzoniviaggio fai da te in Cina?
Allora potrebbero interessarvi:
Allora potrebbero interessarvi:
In partenza per Pechino?
Altre mete imperdibili in Cina:
Nessun commento
Posta un commento