Il nome dal sapore vagamente esotico non lasciava presagire che Moresco si rivelasse una delle tappe più interessanti del nostro girovagare nella Marca Fermana, un territorio tratteggiato da colline coltivate a viti e da campi che in primavera inoltrata sono gremiti di girasoli. E invece, che piccolo gioiello! Non a caso inserito nel club "I borghi più belli d'Italia"!
Moresco è un paesino della provincia di Fermo (a 13,5 km a sud del capoluogo, nella parte meridionale delle Marche) di appena 100 anime, che salgono a 600 se si esce fuori dalle mura medievali. E' collocato sulla sommità di un colle alto poco più di 400 metri ma non occorre salire sulla "torre magna" per scorgere in mare in lontananza!
A seconda della posizione potrete godere facilmente di un bel panorama con lo sfondo celeste dell'Adriatico a est (8 km in linea d'aria) e nelle giornate di cielo terso spingere lo sguardo fino alle coste dell'Albania e nelle altre direzioni al monte Conero (a nord) e alla Maiella e al Gran Sasso (a sud).
Ho scritto tre righe e devo fare subito una precisazione importante.... non è necessario andare in cima all'imponente torre eptagonale per osservare un bel panorama, ok. Però farlo è come minimo caldamente consigliato per due motivi!
2) Per scrutare tra i merli ghibellini (= a coda di rondine) l'intero borgo. Un colpo d'occhio che da solo vale la visita a Moresco.
Da dove iniziare la visita?
COSA VEDERE A MORESCO
Il borgo raccolto all'interno delle mura conserva la struttura medievale e passeggiare tra i suoi vicoli è un autentico piacere. Moresco si visita comodamente a piedi e se non vi basta catturare la bellezza con gli occhi ma volete saperne di più sugli edifici e i luoghi di culto potete rivolgervi all'ufficio informazioni turistiche in piazza del castello 15 (orario d'apertura 9:30-12:30; sul sito del Comune trovate anche altri riferimenti: www.comune.moresco.fm.it).
Al centro storico si può accedere dalla strada provinciale SP63, che passa accanto al Santuario della Madonna della Salute (di cui parlerò dopo) o da via Padreterno. In entrambi i casi si arriva ai piedi della Torre eptagonale ma se preferite potete fare il nostro giro cominciando dalla Torre dell'Orologio all'estremità opposta di piazza Castello.
La Torre eptagonale
Inconfondibile, l'antica torre di avvistamento risalente al XII secolo merita senz'altro una visita! L'ingresso è gratuito ma purtroppo è aperta solo sabato e domenica con visite guidate che si susseguono una dopo l'altra dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 a meno che non ci siano mostre fotografiche in corso o altri eventi: la Torre eptagonale infatti è anche la sede del TO.M.A.V. (Torre Moresco Arti Visive).
I rintocchi della campana cinquecentesca suonano ancora a segnare il ritmo delle giornate ma la sua particolarità è la pianta a sette lati, più unica che rara! In Europa sembra che sia l'unica esistente.
Dall'altezza di 25 metri domina Moresco e regala un belvedere straordinaro sul paesaggio circostante e sul borgo.
Piazza Castello
La piazza che si scruta dall'alto della Torre eptagonale è il cuore del centro storico di Moresco. Vi si affacciano la chiesa di Sant'Antonio, edificata nel XV secolo, e il portico gotico che un tempo rappresentava la navata sinistra dell'ex chiesa parrocchiale di Santa Maria in Castro (demolita in quanto insalubre... poco areata, umida, usurata, sotto al pavimento in età medievale venivano seppelliti i defunti del paese).
Al centro della foto l'affresco di Vincenzo Pagani |
Sotto le volte a crociera oggi sono ospitati i tavoli di un ristorante e sono ancora visibili gli affreschi della Madonna con Bambino di Vincenzo Pagani, pittore nato nella vicina Monterubbiano nella seconda metà del Quattrocento e autore della pala d'altare custodita nella Pinacoteca della Sala Consiliare del Palazzo Comunale e di un altro pregevole affresco esposto nella chiesa della Madonnna dell'Olmo, in località Tredico, a 1 km da Moresco.
Piazza Castello |
Piazza Castello vista dai piedi della Torre eptagonale |
La Torre dell'Orologio
Sopra la porta di ingresso al centro storico c'è la Torre dell'Orologio, del XIV secolo. Riconoscibilissima grazie a... beh, inutile dirlo, no?
Il Teatro di Santa Sofia
Varcando la porta della Torre dell'Orologio si raggiunge l'ex chiesa di Santa Sofia, sconsacrata e trasformata in un piccolo teatro chiamato affettuosamente "lu teatrì" che dal 2005 è il palcoscenico di spettacoli invernali. Al suo interno si trova un affresco della scuola di Carlo Crivelli (che non abbiamo potuto vedere in quanto l'edificio era chiuso).
La leggenda narra che la chiesa sia stata costruita in onore di una giovane di Moresco di nome Sofia Amati che venne crudelmente uccisa in un'aggressione.
La Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo
La chiesa di San Lorenzo e Nicolò, patroni di Moresco, si trova appena fuori il centro storico, alle spalle della Torre eptagonale. Costruita nel 1736 come segno di devozione e ringraziamento per i limitati danni provocati da un terremoto di qualche anno prima, in seguito alla demolizione della chiesa di Santa Maria in Castro divenne la chiesa parrocchiale. Al suo interno si possono vedere un altare in stile barocco e tele del XVII e XVIII secolo.
Il Santuario della Madonna della salute
Sulla strada provinciale SP63 provenendo da Lapedona o Altidona, un centinaio di metri prima di Moresco si incontra, sulla sinistra, il Santuario della Madonna della Salute. Se avete la fortuna di trovarlo aperto verificherete che dentro ci possono stare al massimo una decina di persone, comunque anche da fuori non è difficile rendersi conto quanto in effetti sia piccolo... La sua cupola in bugnato e soprattutto la vista che da lì si ha su Moresco invogliano a farci una sosta.
La tradizione vuole che un'immagine di Maria proveniente da Costantinopoli, scampata alla distruzione, sia stata portata in terra marchigiana e in seguito sia stato innalzato il santuario per la sua venerazione. Da allora la Santa Vergine prega e compie miracoli per i suoi fedeli e tutti coloro che arrivano in pellegrinaggio per chiedere sollievo e grazia per dolori fisici e morali.
LA STORIA DI MORESCO E LE ORIGINI (INCERTE) DEL NOME
Non starò a tediarvi con la cronistoria e l'elenco delle date più significative, per quello esiste già Wikipedia 😉. Per conoscere il percorso attraverso il tempo che ha condotto alla nascita di Moresco e del suo castello vi consiglio di partecipare a una visita guidata alla Torre eptagonale organizzata dal Comune gratuitamente: vi permetterà di scoprire il passato moreschino e apprendere le varie ipotesi sulla genesi del nome... prima però qualche cenno storico.
Le prime notizie del castello di Moresco si hanno alla fine dell'XI secolo, le origini dei primi insediamenti invece sembra che risalgano all'età romana. Durante il regno dei Longobardi si costituirono alcuni piccoli centri fortificati ma fu intorno all'anno Mille che venne eretto il borgo fortificato con tanto di torre e mura difensive. Pur rimanendo sempre sotto il dominio di Fermo nei secoli a venire fu al centro della rivalità con Ascoli Piceno a causa della posizione strategica di controllo sulla valle dell'Aso e dopo periodi alterni di indipendenza finalmente divenne un comune autonomo nel 1910.
Sulle origini del nome sono state fatte varie congetture:
→ una delle più accreditate vuole che il nome di Moresco provenga da una famiglia aristocratica chiamata Mori o Morico.
→ Un'altra invece lo farebbe derivare da "morrecine", che nel dialetto locale significa "luogo sassoso" o "mucchio di pietre". Il mucchio di pietre su cui poggia il castello!
→ Affondano nella leggenda le ipotesi forse più affascinanti: Moresco sarebbe legato ai Mori, cioè ai Saraceni. Secondo alcuni durante il periodo delle scorribande un gruppetto si spinse nell'entroterra per fondare un'avamposto, secondo altri al contrario fu proprio per contrastare le invasioni che venne eretto il "Castrum Morisci".
COME ARRIVARE A MORESCO
Potete arrivarci in autobus grazie alle linee urbane Trasfer di Fermo (wwww.trasfer.eu) che la collegano ad esempio a Fermo in 25 minuti o a Porto San Giorgio (20 km) in poco più di mezzora, soluzione quest'ultima da non trascurare se state soggiornando nella località balneare.
Moresco vista dalla strada SP63 per chi proviene da Lapedona/Altidona |
L'alternativa è ovviamente la soluzione più comoda: raggiungere Moresco in auto! Il parcheggio nei pressi della cinta muraria non rappresenta un problema e spostandovi con un mezzo proprio potrete gestire al meglio il tempo. Un tempo compreso tra qualche ora e una mezza giornata è sufficiente per visitare il borgo.
MORESCO DURANTE L'ANNO: I MAGGIORI EVENTI
Se una visita al centro storico di uno dei borghi più belli d'Italia non fosse un pretesto sufficiente per recarsi fino a Moresco, ecco qualche altro buon motivo: gli appuntamenti dislocati nel corso dell'anno! I principali sono:
→ la cena medievale di fine luglio che viene organizzato negli anni dispari (quindi per la prossima dovrete aspettare il 2019). Nell'occasione Moresco riporta indietro le lancette del tempo al XII secolo: la rievocazione storica abbraccia non solo costumi d'epoca e fiaccole ma anche piatti medievali serviti in ciotole di coccio.
→ La festa del patrono San Lorenzo martire il 10 agosto.
→ La festa del braciere a fine ottobre.
→ La sagra della polenta con le vongole ad agosto.
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Qui potete prendere qualche spunto!
→ Good Morning Sibillini: tornano gli appuntamento alla scoperta del Parco dei Sibillini!
→ Cosa non devi perderti in una visita ad Ascoli Piceno!
→ Borghi e rocche delle Marche: Recanati, Urbisaglia e Fiastra.
→ Cossignano, un borgo medievale tutto da scoprire sulle colline del Piceno.
→ Dormire in un castello: al castel di Luco, nelle Marche, si può!
→ Ripatransone e il vicolo più stretto d'Italia (ma c'è anche molto altro!)
Per ulteriori informazioni sulle Marche vi consiglio anche di fare un salto sul blog ufficiale della regione Marche
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