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Bologna, cosa vedere in 1/2 giorni | itinerario a piedi

Bologna? Senza dubbio una bella città, forse un po' sottovalutata, in grado di soddisfare i palati più fini. E non parlo solamente dell'aspetto culinario! Due giorni sono pochi per visitarla - figuriamoci uno solo! - ma se avete poco tempo a disposizione ecco per voi un itinerario a piedi di 24h e 48h con partenza dalla stazione centrale, per chi arriva in treno o in aereo, che racchiude quelle che secondo me sono le attrazioni assolutamente imperdibili!

bologna cosa vedere
"La dotta", la grassa", la rossa". Ah, ci sarebbe anche "la turrita"... Un soprannome solo non le bastava, d'altra parte Bologna è storicamente nota per le sue passioni e la sua... opulenza! Non mi soffermo sui suoi appellativi per più di un breve accenno: 
  • Bologna è l'"Alma Mater Studiorum", la madre prolifica degli studi o in termini più dimessi la più antica università del mondo occidentale (fondata nel 1088!). 
  • Lasagne, tortellini in brodo, tagliatelle al ragù, passatelli... Bologna "la grassa" è insuperabile in quanto alla bontà dei suoi primi piatti e non solo! Non ho citato ad esempio la mortadella, chiamata "Bologna" in molte zone d'Italia.
  • Perché "la rossa"? Se salite in cima alla torre degli Asinelli o Prendiparte lo capirete immediatamente: dai tetti in cotto alle mura delle case medievali il colore predominante è il rosso mattone! Per altri il motivo sarebbe legato al passato politico, altri ancora lo associano all'amore per i motori, facendo riferimento al rosso fiammante delle motociclette Ducati (nate a Borgo Panicale, un quartiere della città) e a quello delle Ferrari, anche se la casa automobilistica più famosa al mondo venne fondata a Maranello, in provincia di Modena.
  • Infine, "la turrita"... sapevate che Bologna nel Medioevo aveva oltre 100 torri? Oggi ne sono rimaste in piedi 22, alcune delle quali regalano panorami eccezionali! 

ARRIVARE A BOLOGNA


Bologna è una città che si visita tranquillamente a piedi e laddove la distanza tra un punto di interesse e un altro si fa più consistente vengono in soccorso i bus della linea TPER per cui il primo consiglio che vi do è quello di lasciare l'auto a casa vostra e arrivare in città in treno. 

Per chi giunge in aeroporto c'è l'Aerobus che effettua un servizio di trasporto fino alla piazza Medaglie d'Oro di fronte alla stazione centrale dalle 5:30 alle 0:15 (dalle 5 alle 23:35 dalla stazione verso l'aeroporto, frequenza ogni 11 minuti dalle 7 alle 21) impiegandoci dai 18 ai 24 minuti o più a seconda del traffico; l'alternativa economica, ma solo per chi non deve fare i conti con il tempo, è quella che ho spiegato qualche tempo fa → in questo post, cioè dirigersi a piedi per circa 500 metri fino alla fermata del bus 81 (costo di 1,50 €).
Se non potete fare a meno dell'auto, una buona soluzione a mio parere è il parcheggio Tanari, in via Tanari 17. E' aperto 24 ore su 24 (custodito dalle 7 alle 1 di notte) ed è gratuito per coloro che parcheggiano l'auto e ripartono con il bus, il taxi o la propria bicicletta! Il bus per raggiungere in 15' la stazione centrale è il 29 o il C, quindi con 1,50 € potete sostare un giorno intero gratuitamente presentando il biglietto negli orari in cui è presidiato. I posti disponibili sono 740 per cui può capitare di trovarlo completo.

COSA VEDERE A BOLOGNA, ITINERARIO A PIEDI: GIORNO 1


Nella mappa che potete visualizzare qui sotto trovate tutte le tappe che secondo me sono imperdibili in una visita a Bologna. L'unica fuori dal centro storico è il santuario di San Luca, che potete raggiungere a piedi o in bus.
Le altre potete distribuirle ragionevolmente nell'arco di due giorni; il tempo di una visita è molto soggettivo ma a parte la salita sulla Torre degli Asinelli, la visita a San Petronio e alla chiesa di Santo Stefano ogni singola sosta necessita al massimo di un'ora!


Per praticità ho creato due itinerari - come dicevo, entrambi con partenza da piazza Medaglie d'Oro - in modo da accontentare sia chi rimane a Bologna solo per una giornata (bella intensa però!) sia chi decide di dormirci una notte e dedicare alla città felsinea due giorni.

LA SCALINATA DEL PINCIO E LA MONTAGNOLA


Il primo stop è ad appena 400 metri da piazza Medaglie d'Oro: usciti dalla stazione basta andare sulla sinistra lungo la strada statale Porrettana e passare da piazza XX settembre finché, all'inizio di via dell'Indipendenza, non vi trovate davanti alla rampe di questa monumentale scalinata che dal 1896 rappresenta l'accesso nord al parco della Montagnola
Il più grande giardino pubblico di Bologna venne costruito sulle rovine della rocca di Porta Galliera, visibili vicino alla scalinata, ed è uno dei luoghi preferiti dai bolognesi per correre e camminare. Salvo aperture straordinarie (nel 2018 il giorno del patrono 4 ottobre, tutte le domeniche di dicembre e la vigilia di Natale) ogni venerdì e sabato sul lato sud si tiene lo storico "mercato della Piazzola" con decine e decine di bancarelle ambulanti che vendono capi di abbigliamento, prodotti per la casa, pelletteria e articoli vintage.

Avete fatto colazione?
Se la risposta è no allora potreste fare un salto alla Bottega Portici in via dell'Indipendenza 69: nelle lussuose sale breakfast dell'hotel a 4 stelle "I Portici" anche chi non è cliente può fare colazione. Il prezzo di un cornetto e cappuccino è in linea con i bar-pasticceria della zona (tutt'al più spenderete 20 centesimi in più) e la qualità è ottima.
La terrazza al primo piano si sporge direttamente sulla Montagnola ed è accessibile anche dai giardini.

bologna terrazza montagnola

LA CATTEDRALE METROPOLITANA DI SAN PIETRO


Proseguendo lungo via dell'Indipendenza, dopo una breve sosta nella piccola ma suggestiva chiesa dei Padri Filippini della Congregazione di San Filippo Neri dedicata alla Madonna di Galliera (in via Manzoni 3, di fronte al Palazzo Fava che ospita il Palazzo delle Esposizioni), non dovreste perdervi una visita alla cattedrale metropolitana di San Pietro, al civico n°7 e pochi passi da piazza Maggiore. 

cosa vedere a Bologna
Sulla destra la chiesa dei Padri Filippini della Congregazione di San Filippo Neri

cosa vedere a Bologna

Al contrario della basilica di San Petronio, realizzata con il contributo e la volontà del popolo, quella di San Pietro è la chiesa dell'arcidiocesi, costruita nel X secolo e poi più volte danneggiata fino alla sua ricostruzione agli inizi del XVII secolo.
Sebbene via dell'Indipendenza non possa considerarsi un corso stretto la facciata barocca della cattedrale sembra quasi soffocare per la mancanza di spazio apparendo così più ampia di quanto non sia in realtà.

basilica san pietro Bologna
basilica san pietro Bologna
basilica san pietro Bologna

PIAZZA MAGGIORE


C'è qualcuno che non ha mai canticchiato la canzone di Lucio Dalla "Piazza Grande"? Al di là della notorietà consegnata alla storia dalla musica, piazza Maggiore è il perno centrale di una qualsiasi visita alla città, un luogo imprescindibile dalla bellezza e dal magnetismo unico in grado di soggiogare al suo fascino qualsiasi turista. 

Centro pulsante del centro storico, punto di ritrovo e teatro di decine di eventi e manifestazioni durante l'anno, piazza Maggiore è il simbolo e l'anima di Bologna; edifici medievali come il Palazzo Comunale, il Palazzo del Podestà e il Palazzo dei Notai insieme alla basilica di San Petronio fanno da cornice a questa iconica piazza, palcoscenico di storie ed aneddoti innumerevoli... 
Il tempo che può portarvi via una visita è quindi direttamente proporzionale alla vostra curiosità!

piazza maggiore Bologna

Se provenite da via dell'Indipendenza prima di entrare in piazza Maggiore dovrete attraversare piazza del Nettuno, tra il Palazzo di Re Enzo e Palazzo d'Accursio, la sede del Municipio.
Qui vi consiglio due soste:
  • la Biblioteca Salaborsa, uno spazio culturale e multimediale ad accesso gratuito (aperto dal lunedì pomeriggio al sabato e in alcuni periodi dell'anno anche la domenica mattina) nella ex Sala Borsa che oltre a essere una biblioteca molto fornita di libri, mappe, giornali e video permette di vedere i reperti archeologici venuti alla luce negli scavi del 2000, risalenti al VII secolo a.C., attraverso il pavimento in vetro.
  • La fontana del Nettuno, uno dei simboli di Bologna. Alla statua in bronzo del Dio del mare sono legate diverse curiosità come quella della "pietra della vergogna (e della prospettiva fallica...*)" e la leggenda secondo cui agli studenti porterebbe fortuna girarci intorno per due volte in senso antiorario come fece il suo scultore Giambologna attorno al piedistallo prima di realizzare l'opera.

cosa vedere a Bologna
La fontana del Nettuno vista da sotto il Voltone

Il Palazzo di Re Enzo


Un altro dei 7 segreti di Bologna (uno è il pollice del Nettuno che visto da una certa angolazione parrebbe un fallo in erezione, gli altri li trovate nel post contrassegnati da un asterisco*) è il cosiddetto telefono senza fili sotto l'arcata che collega il Palazzo Re Enzo al Palazzo del Podestà: avvicinando l'orecchio ad un dei quattro angoli del Voltone, ciascuno sovrastato da una statua di uno dei quattro protettori di Bologna (oltre a San Petronio ci sono San Domenico, San Francesco e San Procolo), grazie alla trasmissione delle onde sonore provocata dalla forma degli archi si sentono i suoni emessi di fronte all'angolo opposto.

LA BASILICA DI SAN PETRONIO


La chiesa più amata dai bolognesi, della fine del XIV secolo, è una delle attrazioni imperdibili e sicuramente merita una visita accurata senza stare troppo a controllare l'ora. Immediatamente balza all'occhio la facciata rimasta incompiuta, un "piccolo" dettaglio che nei secoli si è trasformato in elemento distintivo. 

Al di là dello splendori dei contrasti cromatici quel che forse colpisce di più è la grandiosità appena si varca la soglia: da fuori non lo si direbbe ma è la sesta per dimensioni in Europa!

basilica san petronio Bologna

Non vi appesantisco la lettura di questo che nelle intenzioni dovrebbe essere un itinerario di visita e non una guida approfondita dei singoli monumenti, perciò mi limito a qualche informazione essenziale:
  • l'ingresso è gratuito, dalle 7:45 alle 18:30 di ogni giorno, con l'eccezione dell'ingresso della Cappella dei Magi (3 €, dalle 10 alle 18) e l'accesso alla terrazza.
  • Tra le 22 cappelle distribuite tra le 3 navate in stile gotico ci sono la Cappella Bolognini e la sopra menzionata Cappella dei Magi, che conserva un affresco che nel recente passato ha generato delle infondate preoccupazioni in cui Maometto viene raffigurato nella bocca di Lucifero, all'inferno: un'opera di Giovanni da Modena, autore anche del ciclo degli episodi della vita di San Petronio, delle storie dei Magi, del Giudizio Universale, del Paradiso e dell'Inferno.
  • 67,72 metri è la lunghezza della meridiana di San Petronio, la più lunga al mondo!
  • I lavori di restauro sono terminati e finalmente la terrazza di San Petronio è accessibile! Nonostante abbia perso il conto delle volte in cui sono andato in giro per Bologna non sono mai riuscito a salirci 😓. Il panorama dall'alto dei suoi 54 metri non dev'essere niente male! E' aperta tutti i giorni con orario 10-13 e 15-18 (dal venerdì alla domenica il pomeriggio dalle 14:30 alle 18:30) al costo di 3 €.

LA LIBRERIA NANNI


Un pit stop che senza rendersene conto può tramutarsi in una piacevole ma lunga fermata. La storica libreria Nanni aperta nel 1825 dalla famiglia Marchesi e rilevata da Arnaldo Nanni è la più antica della città e perdersi tra le bancarelle in stile parigino allestite sotto il "portico della morte" in via de' Musei 8, tra edizioni consunte, rarità e libri introvabili, è un privilegio che in passato amava concedersi anche Pier Paolo Pasolini.

libreria nanni bologna

CASA DI LUCIO DALLA


La casa di Lucio Dalla si trova in via D'Azeglio 15 ed è aperta con visite guidate solo dal giorno del suo compleanno (il mitico 4-3-43, titolo di una delle sue canzoni più celebri) fino al 31 marzo. Se andate a Bologna in altri periodi però vi consiglio di dare un'occhiata al sito www.acasadilucio.it: ho letto che ci saranno altre iniziative che denotano una volontà di trasformare le aperture straordinarie in "ordinarie" già a partire dall'estate 2018.

Una curiosità: in via degli Orefici, vicino a piazza Maggiore, il Comune di Bologna ha posto la "Stella del Cuore dei Bolognesi" in onore del suo cittadino Lucio Dalla.

Un pranzo veloce


Avete seguito ogni tappa suggerita? Probabilmente dunque sarà giunta l'ora di pranzo!

Ho alcune rapide ma gustose soluzioni per un pasto al volo:
  • Il mercato di Mezzo in via Clavature 12, uno dei luoghi storici di culto della gastronomia bolognese. Qui potete consumare sul posto i prodotti dell'eccellenza bolognese ai chioschi del piano terra o alla pizzeria al primo piano.
  • Sfoglia Rina! Che ne dite di un piatto di tagliatelle al ragù o meglio ancora, di lasagne alla bolognese oppure di tortellini allo zabaione di Parmigiano? Magari seguiti o preceduti da tigelle con salumi? In via Castiglione 5/b trovate questo posticino tipico ma molto frequentato (aperto dalle 11:30 alle 19, la bottega invece dalle 8 alle 20), perfetto per un pranzo non impegnativo. Il locale è semplice ma carino, senza troppi fronzoli, con il menù scritto col gesso sulla lavagna e sopratutto pasta fatta a mano! I prezzi sono abbastanza contenuti (9-9,5 € un primo piatto ma non si pagano né acqua né coperto!), l'unica avvertenza è di andarci sul presto! 

LA BIBLIOTECA DELL'ARCHIGINNASIO


Personalmente è stata una delle sorprese più grandi di tutte le mie incursioni a Bologna! Da piazza Galvani, dietro piazza Maggiore, si accede all'Archiginnasio, la sede originaria dell'Università che accoglieva le scuole dei Legisti (studi di diritto canonico e civile) e degli Artisti (filosofia, matematica, medicina, scienze naturali e fisiche).

archiginnasio bologna cosa vedere
archiginnasio bologna cosa vedere
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Corridoio al primo piano

Al piano terreno è possibile visitare il magnifico cortile a doppio loggiato, interamente affrescato, mentre al primo piano trovate la sala di lettura della biblioteca pubblica ospitata nell'Aula Magna degli Artisti e altri due gioielli (con ingresso a pagamento: biglietto unico a 3 €):
  • l'incredibile sala in legno del Teatro Anatomico, una sala piccola dalla bellezza abbagliante!
  • La Sala dello Stabat Mater, l'Aula Magna dei Legisti.

archiginnasio bologna cosa vedere

IL COMPLESSO DELLA BASILICA DI SANTO STEFANO


In piazza Santo Stefano, che compete con piazza Maggiore per il primato di più bella di Bologna, si trova il famoso complesso di Santo Stefano delle sette Chiese, che secondo la tradizione sorse su un preesistente tempio romano dedicato a Iside nel 430, per volontà del vescovo di allora, Petronio, che divenne poi santo e patrono della città. Del complesso delle sette chiese che in origine dovevano riprodurre i luoghi della Passione di Cristo ne sono rimaste tre, al lato opposto di via Santo Stefano, cinta da due porticati che si aprono per formare la piazza.

piazza santo stefano bologna
piazza santo stefano bologna
piazza santo stefano bologna

Una di fianco all'altra a partire da sinistra (secondo la prospettiva di chi vi si trova davanti) ci sono:
  • la chiesa dei SS. Vitale e Agricola, la più antica, che contiene le spoglie dei due martiri che furono le prime vittime della persecuzione contro i cristiani;
  • la basilica del Sepolcro, che sul modello del Santo Sepolcro di Gerusalemme presenta una pianta ottagonale sulla quale si alza una cupola dodecagonale. La porta del Sepolcro si apre solo una volta all'anno nella notte della Pasqua per chiudere 7 giorni dopo;
  • la chiesa del Crocifisso, di origine longobarda, che deriva il suo nome dal crocifisso sospeso sopra l'altare. Merita una visita la cripta che si trova sotto il presbiterio.

piazza santo stefano bologna

Uscendo dalla piazza, percorrendo via Santo Stefano vi troverete in piazza della Mercanzia su cui si affaccia il caratteristico Palazzo della Mercanzia. Proseguendo oltre in pochi minuti sarete al cospetto delle due torri.

piazza della Mercanzia Bologna

LE DUE TORRI


La Torre degli Asinelli e quella più bassa della Garisenda sono il simbolo inconfondibile di Bologna.

Torre Asinelli Bologna

Furono costruite nell'arco di 10 anni a partire dal 1109 - dalle famiglie Asinelli e Garisenda - e misurano rispettivamente 97 e 48 metri. Tra le tante particolarità quella che colpisce al primo colpo d'occhio è la loro pendenza (2,3 e addirittura 3,2 metri!) che appare evidentissima dall'alto della torre degli Asinelli (l'unica accessibile) guardando verso il basso!

Vale la pena salirci sopra? Senza alcun dubbio! Anche se 498 scalini richiedono un po' di sacrificio! Il panorama però è tra i più belli di Bologna.

panorama torre asinelli Bologna
Panorama dalla Torre degli Asinelli - foto di Cristina Pasin

Orario di apertura della Torre degli Asinelli:
  • a intervalli regolare di 45' dalle 9:30 alle 19:30 dal 1° marzo al 5 novembre e dalle 9:30 alle 17:45 nel rimanente periodo dell'anno.

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  • Costo del biglietto 5 € (gratis per i possessori della Welcome Bologna card che al prezzo di 30 € permette l'ingresso in 10 musei tra cui il museo d'arte contemporanea MAMbo e Palazzo Pepoli, l'accesso gratuito al Tour di Bologna in Open Bus e alla terrazza panoramica di San Petronio, oltre che sconti e agevolazioni varie).

LA FINESTRELLA SULLA PICCOLA VENEZIA


Al termine di una giornata indubbiamente intensa (ma soddisfacente!) potreste fare un salto alla finestrella in via Piella! 

10 anni fa in uno dei primi post del blog parlai della Piccola Venezia, una zona di Bologna a un passo dal centro storico, ultima testimonianza di una Bologna che non esiste più... Una Bologna, quella del XII-XIV secolo, attraversata da un fitto sistema di canali che la collegavano al Po' attraverso i fiumi Reno e Savena.

I punti da cui è visibile il Canale delle Moline sul Reno, così chiamato in quanto sul suo corso erano presenti dei mulini per macinare il grano, sono:
  • via Guglielmo Oberdan all'altezza del n° 32. E' l'affaccio più ampio e bello;
  • via Malcontenti al n° 4/c;
  • la finestrella in via Piella 16!*

Quest'ultima negli ultimi anni è diventata un'attrazione tra le più insolite e siccome si trova a 1 chilometro dalla stazione potreste anche decidere di farne la prima tappa della giornata. La finestrella è un'apertura di forma quadrata sulla parete color mattone sotto una palazzina di via Piella, chiusa da uno sportellino con chiavistello (senza lucchetto) che assomiglia a quello di un contatore del gas/luce.... 

Se non è aperta rischiate di non vederla neppure perché non è segnalata! 

Un ristorante per la cena?


Un posticino tipico dal buon rapporto qualità/prezzo è l'Osteria del 15 in via Mirasole 13 con primi piatti della tradizione bolognese a 9 €, secondi piatti da 10 a 14 € e dolci a 4 € (ma non andatevene senza assaggiare le tigelle con salumi vari), altrimenti date un'occhiata ai suggerimenti della mia amica blogger Cristina che consiglia tra gli altri la trattoria La Montanara in via Augusto Righi 15/a.

osteria del 15 bologna
Tagliatelle al ragù dell'Osteria del 15

Per il dopo cena potreste fare un salto in via Zamboni in piena zona universitaria, stracolma di locali dove è possibile fare anche un'apericena oltre che prendere un cocktail.

Dove dormire?


Non ho un hotel, b&b o altra sistemazione da consigliarvi perché in tutta sincerità sono stato tantissime volte a Bologna ma sempre da mattina a sera.

Se volete dare un'occhiata alle offerte di Booking cliccate →qui.

COSA VEDERE A BOLOGNA, ITINERARIO A PIEDI: GIORNO 2


Se non avete da recuperare nessuna tappa saltata nel programma del primo giorno (😅), il secondo potreste recarvi a Porta Saragozza per intraprendere una particolarissima passeggiata sotto il portico più lungo del mondo, fino ad arrivare al santuario di San Luca!

Il punto di partenza è la maestosa Porta Saragozza del XII secolo che anticamente gestiva l'ingresso alla terza cinta muraria di Bologna. Da piazza Medaglie d'Oro è distante circa mezzora a piedi, altrimenti, sempre dalla stazione centrale, potete prendere il bus n° 33 e scendere dopo poco più di 10' alla fermata "Liceo Righi".

IL PORTICO PIU' LUNGO DEL MONDO


Cosa ho scritto all'inizio? Bologna è celebre per le lasagne e la mortadella, per Piazza Grande e le due Torri, e... per i portici, costruiti a partire dal secondo decennio dell'anno Mille! In nessun altra città ne troverete così tanti! Dicono che la lunghezza complessiva dei portici in città sia di 38 km, un computo che sale a 53 km considerando anche la periferia.

Bologna portici
Bologna portici
Bologna portici

Non solo il portico è l'elemento architettonico più utilizzato e presente in ogni angolo di Bologna, qui troviamo anche il portico più lungo al mondo che collega Porta Saragozza alla Basilica della Madonna di San Luca. 
In totale 3796 metri intervallati da 666 archi e 15 cappelle!
portico san luca bologna
Foto di Cristina Pasin

La prima pietra venne posta nel 1194 e l'ultima, con il completamento del tratto collinare e la serpentina finale, quasi 600 anni dopo. La prima parte segue via Saragozza fino all'arco del Meloncello che sancisce il cambio di pendenza e il principio dell'ascesa. In un'ora e mezzo a passo lento potete compiere l'intero tragitto e raggiungere la basilica che si erge sul colle della Guardia.

In alternativa potete prendere il bus n° 20 da Porta Saragozza, scendere alla fermata "Villa Spada" e da lì prendere il bus n° 58 oppure da piazza Medaglie d'Oro prendere il bus "D" e scendere a Casaglia e prendere il 58.

LA BASILICA DI SAN LUCA


Il santuario più importante di Bologna venne costruito nel XII secolo per diventare un luogo di pellegrinaggio dalla metà del XV secolo. Secondo la leggenda l'icona bizantina conservata al suo interno, opera di San Luca Evangelista e raffigurante una Madonna con il Bambino, fu portata da un monaco greco proveniente da Costantinopoli.

La chiesa risale alla metà del XVIII secolo e poggia sulla sommità del colle, garantendo un panorama unico su Bologna.

Bologna panorama santuario San Luca
Il santuario di San Luca visto da Bologna
Tornando in città, se avete tempo potreste fare una visita alla chiesa di San Francesco in piazza Malpighi e recarvi in piazza delle Erbe per uno spuntino: al mercato alimentare coperto più grande del centro storico di Bologna si trovano frutta e verdura, formaggi, carne, pesce e tanto altro, anche spazi dedicati alla ristorazione veloce.

LA TORRE PRENDIPARTE E IL TORRI TOUR


La torre fatta costruire dalla famiglia guelfa dei Prendiparte e nota come la "Coronata" è la seconda per altezza dopo la Torre degli Asinelli e a mio parere vale salirci sopra fino ai suoi 59,50 metri perché non solo durante la visita guidata apprenderete la sua storia che affonda le radici nel XII secolo ma conoscerete il passato di Bologna "selva turrita" e soprattutto potrete godervi del panorama che a mio parere è il più bello di tutta Bologna, persino di quello che si ammira dalla Torre degli Asinelli!! 

Bologna panorama torre prendiparte

L'elemento che rappresenta un plus rispetto al panorama dalla cugina più alta è proprio la presenza del simbolo di Bologna nella visuale.

A chi ha ancora un paio d'ore di tempo consiglio di prenotare il Torri Tour che parte ogni sabato alle 15:30 e oltre alla salita in terrazza sulla Torre Prendiparte comprende la visita alla Rocchetta della Torre degli Asinelli e una passeggiata in centro storico toccando alcune delle torri più rappresentative.

torre prendiparte bologna
Torre Prendiparte

Un racconto completo di questa esperienza lo trovate nel mio articolo → La torre Prendiparte e il Torri Tour.

COSA VEDERE A BOLOGNA, ITINERARIO A PIEDI: GIORNO 3???


Se siete giunti fin qua nella lettura vi ringrazio per la pazienza e la perseveranza 😊.
Ho cercato di includere il meglio di Bologna in un itinerario che ottimizzasse i tempi ma ovviamente di cose da vedere ce ne sarebbero altre. Per chi ha un altro giorno a disposizione fornisco qualche rapido spunto:
  • i portici sorretti da travi in legno lunghe 9 metri in strada Maggiore;
  • la Collezione delle cere anatomiche "Luigi Cattaneo" in Via Irnerio 48;
  • la Pinacoteca Nazionale nell'ex convento di Sant'Ignazio in via delle Belle Arti 56;
  • il museo di arte contemporanea MAMBo in via Don Giovanni Minzoni 14;
  • la bellissima chiesa gotica di San Francesco in piazza San Francesco.

Se avete altri suggerimenti o delle domande scrivetele pure nei commenti!

Un ringraziamento speciale a Ilaria Guerzoni per i preziosi consigli!

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