Cefalù non ha bisogno di molte presentazioni. Il suo fascino di borgo medievale marinaro collocato a ridosso di una rupe ha valicato da tempo i confini italiani e da oltre mezzo secolo, rifiorendo nel secondo dopoguerra dopo i primi fasti dell'inizio del secolo precedente, è stata consacrata come meta turistica internazionale. Il mare, cristallino, è un'attrattiva irresistibile ma Cefalù ha molto, molto altro da offrire! In questa "piccola guida per un weekend indimenticabile" (😊) trovate 10 cose imperdibili da vedere/fare a Cefalù!
Perla del Tirreno e porta d'ingresso delle Madonie, Cefalù prende il nome dall'inconfondibile sagoma del promontorio alle sue spalle a forma di testa - Kefaloidion in greco (Kefalè = testa, capo), Cephaloedium in latino - che diviene lo sfondo da cartolina di ogni foto ricordo della città.
Ai Greci, i primi ad insediarsi nella zona, seguirono i Siracusani, i Romani, a cui si deve la trama urbana del centro storico, e poi i Bizantini, gli Arabi (nell'858) e infine i Normanni, che nel 1063 conquistarono Cefalù e ne plasmarono il profilo con la costruzione della grandiosa cattedrale che svetta sul centro storico con i suoi due massicci campanili.
10 COSE DA NON PERDERE A CEFALU'
Nel nostro weekend di tre giorni da venerdì mattina al tardo pomeriggio della domenica non siamo riusciti a vedere tutto ciò che ci eravamo prefissati ma se anche voi avete a disposizione un fine settimana potete ottimizzare i tempi usufruendo di questa mappa che racchiude le maggiori attrazioni e alcune delle migliori esperienze da fare a Cefalù.
Il centro storico non è molto grande e si gira tranquillamente a piedi, iniziando l'itinerario di visita da piazza del Duomo, ad esempio.
1.Il monumentale Duomo di Cefalù
La Cattedrale normanna, o meglio la Basilica Cattedrale delle Trasfigurazione è il monumento più noto e rappresentativo di Cefalù e dal 2015 fa parte del patrimonio dell'Unesco insieme alla Palermo arabo-normanna e alla cattedrale di Monreale.
Una piccola premessa: ad accompagnarci nel nostro giro abbiamo avuto una guida senza la quale ci saremmo persi tantissimi dettagli. Qui potete prenotare una visita guidata.
Sulle sue origini si mescolano storia e leggenda: il dato certo è che il re di Sicilia Ruggero II volle la sua costruzione nel 1131, forse per mostrare la sua potenza al Papa o per convertire la folta presenza degli islamici nell'isola, oppure dopo essere scampato a una violenta burrasca durante la quale apparve il Signore...
Al di là di quale sia l'ipotesi più corretta la cattedrale di Cefalù incute un certo timore reverenziale al suo cospetto. Superata la scalinata si entra nel terrazzo che un tempo fungeva da cimitero, dove i defunti venivano sepolti sotto la terra portata direttamente da Gerusalemme.
Sotto l'atrio a tre arcate che congiunge le due grosse torri campanarie si trova il portone d'ingresso da cui si accede all'interno a tre navate, impreziosito da colonne in marmo e da mosaici su fondo oro (che coprono una superficie complessiva di 600 metri quadrati!) realizzati da maestri bizantini provenienti da Costantinopoli, tra i quali spicca, nell'abside del presbiterio, il Cristo Pantocratore (onnipotente). Un vero capolavoro!
Se non siete propriamente degli amanti dell'architettura e dell'arte sacra (ma non occorre esserlo per rimanere a bocca aperta di fronte a certe opere) troverete comunque giovamento dalla visita per la frescura che troverete all'interno della chiesa!
Di fianco alla Cattedrale, entrando da un ingresso indipendente, si trova il chiostro medievale (biglietto d'ingresso 3 €), il più antico della Sicilia! La sua particolarità è rappresentata dai capitelli, finemente decorati con episodi biblici o storici (sono scolpite ad esempio scene tratte dagli erbari e dai bestiari medievali), ognuno diverso dall'altro e ciascuno sorretto da due sottili colonne!
Sara si riposa nel Chiostro |
2.Gli incredibili panorami
E' impossibile non innamorarsi di Cefalù al primo sguardo. La prima volta che l'ho vista, da lontano, stavo guidando un'apetta rossa (la picciridda... se siete curiosi leggete→qui il nostro giro della Sicilia in apecar lungo il litorale siciliano) e tra i pini di un viale alberato comparve questa immagine:
Sono dovuti passare quasi tre anni prima che io e Sara tornassimo a Cefalù ma l'emozione nel rivedere le due torri che si stagliano sul promontorio e il suo tipico "skyline" è stata la stessa.
Quattro sono i punti panoramici che secondo me non dovreste perdervi!
Il panorama dal lungomare Giuseppe Giardina
Allontanatevi dal centro storico percorrendo il lungomare e arrivate fino al Maljk Beach Disco: qui potete gustarvi un cocktail comodamente distesi e godervi una visuale da urlo.
Il panorama dal molo
Una foto al porticciolo dal molo (foto in alto) è l'essenza di quanto di più classico e irrinunciabile potete fare a Cefalù! Le vecchie case di pescatori, il mare cristallino, Porta della Pescara... un quadro perfetto.
Il porticciolo di giorno |
Il porticciolo di notte. La morale? Non ho mai trovato una panchina libera! 😃 |
Il panorama dalla Rocca
Uno dei motivi, non l'unico, per cui vale la pena salire sulla Rocca almeno al primo livello dove si trovano le mura merlate e il tempio di Diana è il panorama del centro storico dall'alto!
Nonostante la concorrenza agguerrita il mio panorama preferito è quello che si ammira lungo la strada che esce da Cefalù e si dirige al vecchio porto, via Giudecca. Al termine della piazzetta dove si trova il ristorante "Il Faro" si trova un piccolo terrazzo sporgente da cui potete scattare delle fotografie straordinarie! Dalla Cattedrale la distanza a piedi è di 700 metri.
3. Una passeggiata in Corso Ruggero
Dalla parte opposta di piazza del Duomo rispetto alla Cattedrale passa la "via dello struscio" di Cefalù, Corso Ruggero. Come ho scritto all'inizio la planimetria del centro storico ha mantenuto un'impronta romana e la via principale copre tutta la sua larghezza, con una serie di vie perpendicolari, anch'esse lastricate, che la collegano a via Vittorio Emanuele, parallela alla riva su cui si affacciano le casette del porticciolo.
Corso Ruggero si sviluppa da piazza Crispi fino a piazza Garibaldi, dove sorgeva Porta a Terra (quella di Ponente) che rappresentava l'ingresso alla città. Lungo questi 400 metri potete vedere la facciata barocca della chiesa di Santo Stefano o del Purgatorio nella piazzetta Spinola, il Palazzo Osterio Magno residenza della famiglia Ventimiglia del XIII secolo (aperto purtroppo solo in occasioni speciali), sbirciare i resti di un'antica strada romana del I secolo a.C. (dimensioni 6x3 metri; l'ingresso è gratuito!) nella "Corte delle stelle", all'interno di un edificio moderno di colore rosa e guardare le vetrine di tanti negozi e negozietti.
la chiesa di Santo Stefano |
viuzze che incrociano il Corso Ruggero |
4. Il lavatoio medievale
In via Vittorio Emanuele, sotto una delle case che si affacciano sulla baia del porticciolo si trova un lavatoio pubblico che per secoli, fino a poche decine di anni fa, è stato utilizzato per il bucato dalle donne di Cefalù.
Il sito è praticamente aperto in ogni orario e vi si accede scendendo una breve scalinata di pietra lavica che conduce a uno spazio stretto su tre lati dalle pareti degli edifici, in cui ci sono alcune vasche che raccolgono l'acqua gelida del fiume Cefalino che sgorga da 22 bocche, alcune a forma di testa di leone.
Il sito è praticamente aperto in ogni orario e vi si accede scendendo una breve scalinata di pietra lavica che conduce a uno spazio stretto su tre lati dalle pareti degli edifici, in cui ci sono alcune vasche che raccolgono l'acqua gelida del fiume Cefalino che sgorga da 22 bocche, alcune a forma di testa di leone.
Cefalù è tra i primi "Borghi più belli d'Italia" a essere stato inserito nell'elenco e non credo ci sia bisogno di spiegarne il motivo. La sua posizione spettacolare ha sicuramente contribuito!
Su due lati è bagnata dal mare: il più fotografato è quello sabbioso della baia del porticciolo con la vista del molo dall'ingresso di via Vittorio Emanuele attraverso Porta della Pescara (o Porta Marina), l'ultima superstite delle quattro Porte che permettevano l'accesso all'interno della cinta muraria.
Su due lati è bagnata dal mare: il più fotografato è quello sabbioso della baia del porticciolo con la vista del molo dall'ingresso di via Vittorio Emanuele attraverso Porta della Pescara (o Porta Marina), l'ultima superstite delle quattro Porte che permettevano l'accesso all'interno della cinta muraria.
L'altro si affaccia sugli scogli. Le terrazze e le finestre di molti ristoranti, tra cui ad esempio il Kentia al Trappitu (se volete mangiare a base di pesce ve lo consiglio!), regalano scorci indimenticabili sul mare, al pari de:
- il Bastione di Capo Marchiafava, un baluardo del VXII secolo che permette di abbracciare con lo sguardo tutta la scogliera fino al faro;
- "il Bastione", un nuovissimo spazio multifunzionale nel complesso architettonico dell’ex infermeria dei Frati Cappuccini di Gibilmanna (risalente al 1588) dove oltre a un museo digitale sul Percorso Arabo-Normanno tra Palermo, Monreale e Cefalù ci sono una sala lettura multimediale e un Caffè letterario dotato di cucina che prepara pizze e piatti con prodotti a km zero;
- un accesso sul mare in via Porpora che permette di vedere da vicino le antiche mura megalitiche;
- il sentiero sugli scogli sul molo, a cui si accede dai ruderi di due archetti.
6. Mangiare a Tinkitè
L'offerta gastronomica di Cefalù è così vasta che sono costretto a dedicarle un post 😉. Nel frattempo inserisco tra le 10 cose da fare a Cefalù un pranzo al ristorante Tinchitè, che nel dialetto siciliano significa "abbondanza"! Il significato ce lo hanno spiegato dopo averci portato gli antipasti ma lo avevo già intuito... La cucina tradizionale, la bontà dei prodotti impiegati e la poca parsimonia delle porzioni, per usare un eufemismo, sono tre caratteristiche che rendono un pasto in questa trattoria un'esperienza imperdibile!
Pasta a taianu o in tegame, piatto tipico cefaludese a base di pomodoro e melanzane |
7. L'ascesa alla Rocca
Non perdetevi la visita della Rocca per nessun motivo! L'ingresso del sito (4 € biglietto intero, 2 € il ridotto; orario 9-18) si trova a 5 minuti di cammino da piazza Garibaldi. Una volta entrati inizia l'ascesa, mediamente impegnativa, in larga parte su un sentiero in cui sporgono le rocce, quindi fate attenzione!
Dopo circa 20' si arriva al tempio di Diana, un edificio megalitico del IX secolo a.C., e ai resti delle mura medievali che si affacciano direttamente sulla città e consentono di ammirare uno dei panorami di Cefalù più suggestivi.
Da qui il cammino continua e in 40' minuti si arriva alla cima del promontorio a 268 metri sul livello del mare.
Le foto e il racconto della nostra esperienza, accompagnati dalla guida turistica Daniela Mendola, li rimando a un prossimo articolo.
8. Una granita in piazza Duomo
"Dov'è che fanno la migliore granita di Cefalù?".
Potete immaginarvi facilmente chi sia stato l'autore di questa domanda... lo stesso goloso che ha voluto testare quanto effettivamente fosse buona quella del Bar Duomo, ovviamente in piazza Duomo, fatta con i propri limoni biologici. Solo dopo ho scoperto essere di proprietà di Giovanni Serio, lo stesso del ristorante Tinchitè!
Non sono un esperto di granite ma per è superlativa! Gustarsela poco prima del tramonto al ritorno della visita alla Rocca, quando il sole infiamma la facciata della Cattedrale, è il giusto premio dopo la fatica dell'ascesa!
la Cattedrale di Cefalù al tramonto |
9. Il Museo Mandralisca
Lo inserisco tra le cose da non perdere anche se non abbiamo avuto il tempo di visitarlo, dovendo fare delle scelte e non volendo fare un'escursione alle Gole di Tiberio (di cui vi parlerò nel prossimo post sul weekend a Cefalù)... non mi sono assolutamente pentito dell'escursione, favolosa, ma mi è rimasto il rammarico di non aver visto questo piccolo museo fondato dal barone di Mandralisca che oltre a una biblioteca che raccoglie oltre 9000 titoli, opere storiche e incunaboli, ospita una pinacoteca che come opera di maggior pregio il Ritratto di ignoto di Antonello da Messina, realizzato nel 1465.
Alla voce "rammarico" e tra le cose che non ho visto ma che meriterebbero sicuramente una visita, c'è anche il teatro Salvatore Cicero in Salvatore Spinuzza 115, famoso per essere stato uno dei set del film di Giuseppe Tornatore "Nuovo cinema paradiso". Purtroppo noi lo abbiamo trovato chiuso...
10. Un tuffo dove il mare è più blu
Prima di salutare Cefalù non mi potevo esimere da fare un tuffo nella baia del porticciolo!
Anche se il mare è stupendo il mio consiglio è di andare a Cefalù in bassa stagione o comunque, se possibile, al di fuori del periodo giugno-agosto quando i turisti non mancano... Troverete meno gente e vi godrete al meglio questo gioiello siciliano!
PS: Sara ha fatto il bagno anche nelle acque limpide della spiaggia del nostro hotel, il Costa Verde.
Per chi fosse in cerca di un villaggio-vacanze con un buon rapporto qualità/prezzo (l'hotel Costa Verde è un 4 stelle) e con tanti confort quali piscina, spa, palestra, ristorante e anche un parco acquatico, ve lo consiglio, soprattutto se avete bambini piccoli e/o avete un vostro mezzo per spostarvi a Cefalù e dintorni.
L'hotel Costa Verde mette a disposizione gratuitamente una navetta da/per la spiaggia che parte ogni 15' (la distanza a piedi dal mare è di 1,5 km) mentre i collegamenti con Cefalù sono garantiti da un pullman che si ferma davanti all'ingresso del Costa Verde (gli orari sono affissi alla reception).
L'hotel Costa Verde mette a disposizione gratuitamente una navetta da/per la spiaggia che parte ogni 15' (la distanza a piedi dal mare è di 1,5 km) mentre i collegamenti con Cefalù sono garantiti da un pullman che si ferma davanti all'ingresso del Costa Verde (gli orari sono affissi alla reception).
COME ARRIVARE A CEFALU'
Cefalù si trova esattamente al centro della costa settentrionale della Sicilia, a 73 km ad est di Palermo. Per chi arriva in aereo l'aeroporto più vicino è il Falcone-Borsellino a 35 km a ovest di Palermo: noi abbiamo utilizzato le Autolinee Prestia e Comandè (www.prestiaecomande.it) che partono ogni mezzora dalle 5 alle 00:30 e collegano l'aeroporto alla città in 50 minuti (il biglietto di sola andata costa 6 €, per il ritorno il servizio è attivo dalle 4 alle 22:30 e il prezzo di A/R è di 10 €).
Dalla stazione centrale di Palermo (piazza Giulio Cesare è l'ultima fermata del pullman) noi abbiamo preso il treno regionale veloce che in 45'-50' arriva alla stazione di Cefalù (per l'andata ce ne sono uno circa ogni ora dalle 5:08 alle 21:35; la domenica la frequenza è ridotta e dalle 10 all'ultimo treno delle 20:33 ci sono solo 5 corse! Il prezzo del regionale è di 5,60 € a tratta).
Dalla stazione centrale di Palermo (piazza Giulio Cesare è l'ultima fermata del pullman) noi abbiamo preso il treno regionale veloce che in 45'-50' arriva alla stazione di Cefalù (per l'andata ce ne sono uno circa ogni ora dalle 5:08 alle 21:35; la domenica la frequenza è ridotta e dalle 10 all'ultimo treno delle 20:33 ci sono solo 5 corse! Il prezzo del regionale è di 5,60 € a tratta).
La stazione si trova a 5 minuti a piedi dal corso Ruggero, la via centrale della città!
Se disponete di un mezzo proprio o noleggiate un auto/scooter potreste visitare:
- le Gole di Tiberio (a 32 km), un fantastico canyon naturale nel Parco delle Madonie.
- Castelbuono (a 23 km), un delizioso borgo famoso per la produzione della manna, una linfa ottenuta dalla corteccia del frassino, rara e pregiata!
Articolo scritto in collaborazione con Visit Cefalù
1 commento
This list is fantastic for planning an unforgettable weekend! I love the variety of activities you included—there's something for everyone. Your suggestions for local experiences really inspire me to explore my own city more. I’m especially excited about the idea of trying a new restaurant and catching a live performance. Thanks for the inspiration; I can't wait to make some amazing weekend memories. caroline sex crimes lawyer
Posta un commento