La Luminara di San Ranieri - il termine è la versione dialettale di Luminaria - è l'evento che si svolge la sera del 16 giugno, alla vigilia della festa del patrono di Pisa. All'imbrunire, le luci che ridisegnano le sagome dei palazzi, delle chiese e delle torri che si affacciano sull'Arno, creano uno spettacolo veramente unico.
Fin dal mattino la città è in fermento e si prepara allestendo i telai in legno verniciati di bianco, e per questo ribattezzati la biancheria, su cui poggeranno i bicchieri di vetro che conterranno le fiammelle. I cosiddetti lampanini, cioè i lumini, sono circa 100.000 (centomila!) e vengono accesi a partire dal primo pomeriggio. Uno per uno ovviamente, non stiamo parlando di illuminazioni elettriche natalizie! Non basta premere un interruttore per accendere le luci!
Appena gli ultimi fievoli bagliori del tramonto iniziano a scomparire dal cielo tutto deve essere pronto da tempo. I lungarni pisani addobbati a festa si riflettono sullo specchio del fiume ed è magia pura... La fiamma di alcuni lampanini non riesce a durare fino al momento topico, ma anche questo fa parte dell'imperfezione che rende perfetto un momento, un lungo momento in realtà, che dal calar della notte continua fino all'esplosione dei fuochi artificiali delle 23! Quando sull'acqua prende forma il riverbero dello spettacolo pirotecnico provocato dalle 14 piattaforme galleggianti.
Alla miriade di lumini che si accendono sui 140 edifici dei lungarni si aggiunge l'illuminazione suggestiva di particolari padelle ad olio collocate sulla Torre Pendente e sulle merlature delle mura urbane nel tratto che racchiude Piazza dei Miracoli.
LA STORIA DELLA LUMINARA
La Luminara di Pisa è una tradizione che ha radici che affondano molto in profondità nel tempo. Alcuni documenti risalenti al 1337 parlano di illuminazioni alle finestre delle case al passaggio di cortei o processioni, e successivamente, seguendo le nuove fantasie scenografiche dell'epoca, andò configurandosi una specie di libera architettura luminosa applicata agli edifici, dei quali sempre meno si rispettavano le reali strutture, inventandosi di volta in volta forme bizzarre che trasformavano il profilo del lungarno.
Fu nel XVII secolo, più precisamente il 25 marzo del 1688, che si instaurò il legame tra la commemorazione del patrono di Pisa e l'illuminazione degli edifici dei lungarni, che nell'Ottocento venne chiamata Luminaria: l'occasione fu lo spostamento delle spoglie di Ranieri degli Scaccieri, patrono della città, morto in santità nel 1611, all'interno della cappella del Duomo. Cosimo III de' Medici volle che l'urna contenente la sacra reliquia fosse sostituita con una più moderna e fastosa e che la traslazione venisse celebrata con una grandiosa festa cittadina.
Da allora la storia della Luminara è sempre stata strettamente connessa a quella della città. Abolita nel 1867, venne ripristinata settant’anni dopo per la ripresa del Gioco del Ponte e sospesa durante la Seconda Guerra Mondiale. La Luminaria venne nuovamente allestita per la festa di San Ranieri nel 1952, e la tradizione durò fino al 1966; nel novembre di quell'anno la violenza dell'alluvione si abbattè sul ponte Solferino su lunghi tratti del Lungarno, che crollarono sotto quell'improvvisa potenza. Si ebbe quindi una nuova interruzione della Luminara, ripresa infine nel giugno 1969 e giunta ininterrotta ai giorni nostri.
COME ARRIVARE A PISA IL GIORNO DELLA LUMINARA
Io e Sara siamo stati diverse volte a Pisa per ammirare la Luminara e ogni volta lo spettacolo è stato meraviglioso. "Che ve lo dico a fare", diceva Al Pacino in una delle sue migliori interpretazioni in un film con Johnny Depp 😏.
C'è solo un piccolo particolare da tener presente: tutta Pisa (e dintorni) è presente all'evento!
I più giovani prendono possesso dei muriccioli che delimitano il lungarno organizzando estemporanei picnic, giocando a carte o distendendosi in attesa dei fuochi. Tutti gli altri ammassano i lungarni e trascorrono il tempo passeggiando (lentamente) su e giù.
I più giovani prendono possesso dei muriccioli che delimitano il lungarno organizzando estemporanei picnic, giocando a carte o distendendosi in attesa dei fuochi. Tutti gli altri ammassano i lungarni e trascorrono il tempo passeggiando (lentamente) su e giù.
A loro si aggiungono i turisti e i toscani che fanno A/R dalla mattina o dal pomeriggio fino ai tre botti che sanciscono la fine dei fuochi d'artificio.
In virtù di tutto ciò, non pensate di arrivare a Pisa all'ultimo istante!
Per chi utilizza l'auto ci sono diversi parcheggi scambiatori che però sono chiaramente presi d'assalto: in via Pietrasantina, in via Matteucci, in via Paparelli, all'Esselunga.
Noi lo scorso anno abbiamo parcheggiato al parcheggio scambiatore del Pisa Mover a cui si accede dall'uscita della superstrada Fi-Pi-Li (da via Goletta) o dalla via Aurelia, e nonostante l'afflusso massiccio di persone al termine dello spettacolo pirotecnico devo dire che nel complesso ci siamo trovati bene: i posti a disposizione sono 1400 e con 1,20 € (biglietto A/R | il secondo passeggero paga 1,50 €, gli altri 1 €) si può prendere lo Shuttle, attivo fino all'1:30 che porta alla stazione centrale di Pisa.
Da lì, a piedi, si raggiungono facilmente i lungarni in 10/15' (1 km), basta percorrere il Corso Italia e poi proseguire dritto su via di Banchi fino a quando non si sbuca in piazza XX settembre, sul lungarno Galilei, a due passi dal Ponte di Mezzo.
IL GIUGNO PISANO, UN MESE DI EVENTI
Che Pisa meriti una visita a prescindere dalle stagioni è fuori di dubbio ma personalmente se dovessi consigliare un periodo per andarci direi certamente "il giugno pisano", un mese straboccante di rievocazioni storiche e di iniziative come concerti, mostre ecc. in cui la tradizione torna protagonista!
Oltre alla Luminara vi segnalo la regata storica (1) nel giorno della Festa di San Ranieri e il Giòo der Ponte (2) (il Gioco del ponte per i non pisani).
A questi si aggiunge l'apertura del Museo delle Navi Antiche agli Arsenali Medicei (ingresso al Lungarno Simonelli) che abbiamo visto lo scorso anno in anteprima!
- Il Palio remiero di San Ranieri, il 17 giugno, viene conteso dai quattro quartieri storici cittadini (San Antonio, San Francesco, Santa Maria e San Martino) e preceduto da un corteo storico che sfila sui lungarni da Palazzo Gambacorti allo Scalo dei renaioli. Nel 2019 torna a svolgersi alle 19:30 (il corteo inizierà alle 18).
- Il Gioco del Ponte è l'evento che conclude il Giugno Pisano, l'ultima domenica di giugno, e vede le truppe (120 elementi ciascuna) della Tramontana e di Mezzogiorno spingere un carrello su rotai posto inizialmente al centro del Ponte di Mezzo. Per ulteriori informazioni vi rimando a questo vecchio post.
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