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foto di LucaDeravignone.com su Flickr |
Ogni anno si svolgono 2 edizioni e a questa notturna del mese di giugno, la Giostra di San Donato, si aggiunge quella pomeridiana della prima domenica di settembre, la Giostra della Madonna del Conforto.
Preceduto da un variopinto corteo storico, che allinea per le vie della città oltre 350 figuranti, il torneo vero e proprio si svolge nella Piazza Grande.
Dopo evoluzioni equestri, rullio di tamburi e sventolar di bandiere, i cavalieri dei 4 Quartieri della città, Porta S. Spirito, Porta Crucifera, Porta del Foro e Porta S. Andrea si gettano al galoppo, lancia in resta, contro un automa corazzato, che rappresenta un saraceno armato di mazzafrusto.
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foto di LucaDeravignone.com su Flickr |
Il bersaglio, posto sullo scudo del Buratto (un automa girevole che impersona il “Re delle Indie”), al colpo di lancia al termine della corsa a cavallo aziona un meccanismo a molla facendo partire il colpo del mazzafrusto, imbracciato dal Buratto stesso.
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foto di Ondablv su Flickr |
Vince la coppia di giostratori che, nel colpire lo scudo del Saracino, realizza il maggior punteggio. Al loro Quartiere va in premio l’ambita “Lancia d’Oro“. In caso di parità fra uno o più Quartieri dopo le otto carriere ordinarie, per aggiudicare il trofeo si ricorre ad una o più carriere di spareggi
In principio probabilmente questo cavalcare contro un fantoccio era un esercizio militare, che lentamente assunse i connotati di manifestazione nella quale si sfidavano i cavalieri durante particolari celebrazioni o semplicemente per dimostrare la propria abilità.
CURIOSITA’
Di torneamenti e giostre visti in terra di Arezzo parla espressamente Dante Alighieri, all’inizio del XXII canto dell’Inferno, in alcune celebri terzine.
INFORMAZIONI
Servizio Turismo, Giostra del Saracino e Folclore |
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