Se volete vedere Venezia agghindata a festa e, se possibile, ancor più bella, allora andateci il prossimo finesettimana in occasione della Festa del Redentore del 19 luglio. Dal XVI secolo ogni terza domenica di luglio si ripete questo evento che rievoca la fine della peste del 1577. E' una delle ricorrenze più antiche e sicuramente la più amata e sentita dai veneziani e una delle feste religiose più spettacolari al mondo.
La Festa del "Redentore" nasce come celebrazione della fine di una devastante pestilenza che decimò la popolazione di tutta Europa. Venezia non fu immune al contagio e contò più di 50.000 vittime tra la popolazione così che il doge Alvise Mocenigo fece voto di erigere un tempio in ringraziamento al Redentore, voto che fu successivamente sciolto dal suo successore, il doge Sebastiano Venier, il quale indisse un concorso per la costruzione del tempio che fu vinto dal famoso architetto Palladio. La prima pietra fu posta il 3 maggio 1577, giorno dell'inventione della Santissima Croce del Redentore. nostro
Seguendo un rito che si ripete da quattrocento anni i veneziani e le migliaia di turisti si radunano nel bacino di SanMarco ad ammirare e ad attendere i fuochi d’artificio di mezzanotte. Nonostante siano passati oltr 4 secoli, la festa del Redentore continua a svolgersi negli stessi luoghi e con le stesse modalità , ancora oggi: la città viene unita al canale della Giudecca da un ponte lungo 400 metri montato su moderne piattaforme galleggianti mentre la imbarcazioni, le altane, le terrazze e i campielli illuminati da migliaia di luci. Circa 1500 sono le imbarcazioni che ogni anno si radunano nel bacino di San Marco. Dalle rive e dall'acqua circa trentamila persone che assistono alla festa che ha il suo culmine verso mezzanotte con i fuochi d’artificio, dislocati su pontoni distribuiti lungo un fronte di quattrocento metri tra il bacino di San Marco e il Canale della Giudecca.
Al termine dei "fuochi" tutte le barche percorrono in parata spontanea il Canal Grande oppure raggiungono il Lido per aspettare il sorgere del sole sulla spiaggia come vuole la tradizione. Il giorno successivo è il momento delle celebrazioni religiose nella chiesa del Redentore e delle competizioni remiere che sempre accompagnano questo giorno.
foto tratte da Flikr: Madiash e fat messi
altre info su www.venezia.net
La Festa del "Redentore" nasce come celebrazione della fine di una devastante pestilenza che decimò la popolazione di tutta Europa. Venezia non fu immune al contagio e contò più di 50.000 vittime tra la popolazione così che il doge Alvise Mocenigo fece voto di erigere un tempio in ringraziamento al Redentore, voto che fu successivamente sciolto dal suo successore, il doge Sebastiano Venier, il quale indisse un concorso per la costruzione del tempio che fu vinto dal famoso architetto Palladio. La prima pietra fu posta il 3 maggio 1577, giorno dell'inventione della Santissima Croce del Redentore. nostro
Seguendo un rito che si ripete da quattrocento anni i veneziani e le migliaia di turisti si radunano nel bacino di SanMarco ad ammirare e ad attendere i fuochi d’artificio di mezzanotte. Nonostante siano passati oltr 4 secoli, la festa del Redentore continua a svolgersi negli stessi luoghi e con le stesse modalità , ancora oggi: la città viene unita al canale della Giudecca da un ponte lungo 400 metri montato su moderne piattaforme galleggianti mentre la imbarcazioni, le altane, le terrazze e i campielli illuminati da migliaia di luci. Circa 1500 sono le imbarcazioni che ogni anno si radunano nel bacino di San Marco. Dalle rive e dall'acqua circa trentamila persone che assistono alla festa che ha il suo culmine verso mezzanotte con i fuochi d’artificio, dislocati su pontoni distribuiti lungo un fronte di quattrocento metri tra il bacino di San Marco e il Canale della Giudecca.
Al termine dei "fuochi" tutte le barche percorrono in parata spontanea il Canal Grande oppure raggiungono il Lido per aspettare il sorgere del sole sulla spiaggia come vuole la tradizione. Il giorno successivo è il momento delle celebrazioni religiose nella chiesa del Redentore e delle competizioni remiere che sempre accompagnano questo giorno.
foto tratte da Flikr: Madiash e fat messi
altre info su www.venezia.net
Nessun commento
Posta un commento