La sera della Domenica delle Palme (la settimana che precede la Pasqua) lo spazio tra la piazza del municipio e la scala policroma di S.Maria del Monte si trasforma in via crucis con oltre un centinaio di figuranti. Dopo la negazione di Pietro, i processi e la fustigazione, gli ultimi drammatici atti – crocifissione, morte e resurrezione – hanno luogo davanti alla chiesa barocca della Matrice.
Venerdi sera invece è tutta la zona antica ad accogliere la processione del Cristo Morto e dell’Addolorata: il primo è rappresentato dal Catoletto, scultura lignea ottocentesca distesa dentro un’urna di vetro e legno verniciato in oro zecchino; la seconda è la statua della Madre Docente che segue il figlio insieme al clero, i confrati dal copricapo in velluto nero e migliaia di fedeli.
Nel pomeriggio della Pasqua l’atto conclusivo: da 3 diverse chiese si dirigono verso la piazza del municipio il settecentesco gruppo del Cristo Risorto coi guardiani del Sepolcro, la Madonna in lutto e un San Pietro alto tre metri portato a spalla…
Nella rappresentazione i momenti più altamente suggestivi si hanno quando San Pietro vede il Cristo e si fa strada tra la folla per dare la buona novella alla Vergine, e “A’ Giunta“del Cristo, con la Madonna che alla vista del figlio perde il manto nero mettendo in mostra i colori della felicità.
(Foto tratte dall’album di giopuo su Flickr)