
Notizie discordanti sul web parlano di una castellana amica del popolo ma se ci fidiamo delle notizie raccolte sul bel sito ufficiale (con foto panoramiche a 360° | link in fondo al post) la cerimonia del Carnevale rievoca un avvenimento della metà del 1400 che vide protagonista la figlia del conte Francois de Challant, Catherine.
Alla morte del padre i beni, compreso il castello di Verres, andarono a dei lontani parenti ma la contessina non si rassegnò a questa ingiustizia che le impediva di essere l’unica ereditiera in quanto donna: tra le sue iniziative ci fu un indimenticabile festa organizzata da lei al maniero a cui invitò tutta la popolazione per averne il sostegno. Purtroppo nonostante i suoi sforzi Catherine ed il consorte Pierre d’Introd non riuscirono a scardinare le leggi medievali e persero la fortezza che domina sul paese, ma nei secoli a venire rimase nella memoria la mitica giornata di festa ed grido di gioia “Vive Introd et Madame de Challant“.
Ogni anno si ripetono i festeggiamenti in occasione del Carnevale con uomini in costumi d’epoca, nobili e popolani, che rappresentano il famoso episodio della contessina, la partita di schacchi, sfilate mascherate e feste nei saloni del castello.
Il rito della presentazione dei personaggi nella piazza del paese è uno dei momenti più seguiti con la lettura del “manifesto d’intenti della cittadinanza” che in chiave ironica, in una lingua che scherzosamente si rifà a quella parlata nel medioevo, parla degli abitanti di Verres.
Altre info su www.carnevaleverres.it/carnevale.asp.
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