
Il frastuono, l’animosità, l’insistenza degli egiziani che cercheranno di vendervi la loro merce e le costruzioni vecchie e polverose della sabbia del Sahara. Per carpirne un po’ l’essenza bisogna camminare tra i meandri della Cairo Vecchia, coglierne gli odori, guardare gli occhi della gente. Eppoi spostarsi da un punto all’altro a bordo di un taxi (con la certezza che non farete mai più un’esperienza del genere), sgusciando nel traffico come uno sciatore che compie uno slalom… e salire sulla Cittadella, la fortificazione costruita nel 1176 dal Saldino a difesa della città.Qui sorge la moschea di Mohamed Alì, detta anche la Moschea di alabastro per i bei rivestimenti ed eretta quasi due secoli fa. Oltre a essere una delle più belle è anche una delle poche accessibili ai non musulmani… e di quante moschee ci siano a Il Cairo ci si rende conto proprio guardando il panorama dalla terrazza-giardino sul retro della moschea. Se non c’è troppa foschia (lo smog e la calura creano purtroppo una specie di cappa) si vedono anche le piramidi di Giza distanti solamente 20 km.
Le cose da vedere sono talmente tante che 2/3 giorni sono proprio il minimo indispensabile!
Con qualche giorno a disposizione è d’obbligo una visita al Museo Egizio che con le sue oltre 100 sale garantisce un’immersione completa nei periodi del Nuovo, del Medio e dell’antico Regno. Da non perdere assolutamente la sala con il tesoro e la maschera funeraria in oro massiccio di Tutankhamon.
Con qualche giorno a disposizione è d’obbligo una visita al Museo Egizio che con le sue oltre 100 sale garantisce un’immersione completa nei periodi del Nuovo, del Medio e dell’antico Regno. Da non perdere assolutamente la sala con il tesoro e la maschera funeraria in oro massiccio di Tutankhamon.
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