
Se amate gli scenari naturali, camminare su sentieri che tagliano boschi e lambiscono pareti di roccia ed osservare da vicino le profonde gole create dall’azione millenaria dell’acqua, allora non resterete delusi dal Parco Fluviale Novella nell’alta Val di Non!
Durante il nostro weekend in visita a Mondo Melinda abbiamo partecipato alla bellissima escursione al Canyon Rio Sass accompagnati da una delle guide dell’associazione del parco. Una completa immersione in un paesaggio ricco di scorci straordinari, d’acqua, di verde e… di fresco!

Il sentiero è lungo 3,5 km e si snoda ad anello partendo da uno dei tre possibili accessi dislocati nei comuni di Cloz, Romallo e Dambel. Se si è in buona salute non presenta nessuna difficoltà e si compie in poco più di 2 ore.
Dopo un primo tratto nel mezzo di una folta vegetazione boschiva si scende verso valle dove il fragore del torrente si fa sempre più intenso e si intravedono le pareti ripide in cui ci addentreremo.
Grazie ai 348 gradini delle scalette in ferro installate lungo il percorso si coprono circa 145 metri di dislivello mentre 800 metri di passerelle dal pavimento a griglia consentono la visita e l’attraversamento in tutta sicurezza del suggestivo canyon.

Se soffrite un po’ di vertigini non guardate di sotto! In alcuni punti della forra – altro nome che in geologia viene dato alle profonde gole scavate dai fiumi nella roccia – la passerella si trova a diverse decine di metri di altezza sopra il letto del corso d’acqua.
In altri invece la struttura si inserisce negli antri delle pareti e lo spazio tra l’una e l’altra è solo di un paio di metri… alzando lo sguardo verso l’alto si vede la luce filtrare dalle fessure e sottili rivoli d’acqua scendere e rimbalzare sulle foglie degli alberi. Un vortice di emozioni!


Nel corso dell’escursione la guida ci parla dell’origine del canyon – opera del fiume Novella e dei fiumi che scorrevano sotto i ghiacci all’epoca della Glaciazione – e della storia geologica della Val di Non, un tempo (si parla di milioni di anni fa) sommersa dal mare tropicale ed emersa solo successivamente, con l’innalzamento delle Alpi, ma con addosso i segni indelebili degli organismi presenti nelle acque primordiali sulle rocce sedimentarie.

Usciti dal canyon il sentiero si avvia verso l’uscita, ma ci attendono altre sorprese… all’andata ci eravamo imbattuti in un’antica calcara – una fornace costruita in pietra a secco che serviva per produrre la calce – al ritorno invece attraversiamo dei campi sterminati di meleti!
Ogni elemento ci ricorda che qui siamo nella valle delle mele Alberi di Golden, Renette, Fuji… se non fosse che sono piccoline e ancora lontane dalla maturazione verrebbe quasi voglia di addentarle! E su, nel ciel celeste, una poiana ci dà il suo saluto.


Informazioni pratiche
Per l’escursione è consigliato un abbigliamento sportivo ed un buon paio di scarpe anti-sdrucciolo, meglio se da trekking; il caschetto
protettivo lo fornisce l’Associazione Parco Fluviale Novella.
La prenotazione è obbligatoria, sul www.parcofluvialenovella.it, dove trovate tutte le date di apertura e le diverse possibilità di escursione.
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