
Cosa vedere all’Isla de Lobos, nell’arcipelago delle Canarie? Come ci si arriva? Com’è?… A questa e altre domande troverete risposta nel racconto del nostro viaggio alle isole Canarie.
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L’isola dei “lupi (di mare)”
8 km da Lanzarote, 2 km da Fuerteventura. L’Isla de Lobos è un deserto vulcanico incontaminato, facilmente raggiungibile dalle due isole più orientali dell’arcipelago delle Canarie e noi ci arriviamo da quest’ultima in appena 15 minuti di traghetto dal porto di Corralejo.
Due strade, nel vero senso della parola, conducono al faro, all’estremità opposta dell’isoletta rispetto al porticciolo. Noi seguiamo il sentiero che porta al centro abitato, sempre che si possa definire così una manciata di casupole bianche senza corrente elettrica.
Come mai si chiama così? Perché in passato – si parla dell’epoca in cui venne conquistata, nel XV secolo – qui c’era una folta colonia di foche monache del Mediterraneo, in spagnolo “lobos marinos“. Una specie che purtroppo adesso non è più presente alle Canarie.
Sapete perché gli spagnoli chiamano queste foche “lupi marini”? Per i suoni che emettono, che ricordano quello dei lupi.
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Cosa vedere e cosa fare a Los Lobos in un giorno
In realtà da quando non c’è più bisogno del guardiano del faro (dal 1968) questo fazzoletto di terra di 4,68 kmq dalla forma stretta e allungata è disabitato; solo nelle ore diurne è in funzione il chiringuito che a pranzo serve il pesce pescato al mattino, però solo a coloro che hanno fatto la prenotazione.



Scenari da paura!
Il paesaggio è quello, tipicamente vulcanico, che avevo visto a Lanzarote: zolle di lava solidificata coprono il terreno e formano delle collinette che si alzano di quel poco che basta per interrompere l’orizzonte azzurro del mare.
A volte desolato, altre volte incredibilmente bello! Sempre affascinante.
I 270 metri della Caldera sono il punto più alto dell’isola e da qui il panorama su Lanzarote e Fuerteventura dicono che sia ineguagliabile. Dicono… perché il richiamo dell’acqua cristallina al solito ha avuto il sopravvento e la mia sosta non è stata così lunga da potermi concedere di salire anche sul vulcano. Un vero peccato. Ma tornerò…

Il fascino dell’isola deserta
Tornerò perché da quando ho messo piede sull’Isla de Lobos e ho saputo che è possibile dormire nel suo unico, spartanissimo, campeggio, questo pensiero ha fatto capolino ed è cresciuto così tanto che non posso più far finta che non esista.
Sull’isola, come in tutte le Canarie, il campeggio libero è vietato. Ma si può campeggiare alla Carpinteria, una semplice struttura priva di servizi (bagno, acqua…), chiedendo l’autorizzazione all’Oficina de Medio Ambiente del Cabildo de Fuerteventura che si trova al Calle Lucha Canaria di Puerto del Rosario, sull’isola di Fuerteventura (telefono: +34 928 861 115)
Immagino di stare sulla spiaggia al calar del sole e vedere i riflessi della luna specchiarsi sull’acqua mentre il crepitio della brace che cuoce il pesce è il solo rumore che rompe il silenzio.
Immagino di fare nuovamente il bagno nella laguna e di assaporare la solitudine di questo paradiso selvaggio, parco naturale protetto dal 1982 e custode di circa 140 specie vegetali e tante animali, soprattutto uccelli.



Tornerò perché spero che sarà nuovamente l’Isla de Lobos, l’isola dei lupi marini, una specie di otarie a rischio di estinzione che non abita più qui ma che il governo delle Canarie vorrebbe reintrodurre.
Tornerò perché… amo lo snorkelling e da quel poco che ho visto le acque che circondano l’isoletta abbondano di pesci! Anche di squali, per fortuna inoffensivi, e di delfini.



In fondo arrivarci non è così difficile, anzi.
Come arrivare all’Isla de Lobos
Ci sono diverse compagnie che collegano direttamente (o facendo uno scalo) Furteventura o le altre isole delle Canarie all’Italia (Iberia, Vueling, Ryanair) e da Corralejo i traghetti di El Majorero effettuano servizio tre volte al giorno (andata alle 10:15, 11:45 e 15:30 e ritorno alle 10:30, 12 e 16).

Altre informazioni le trovate sul sito delle Isole Canarie.
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