In soli 4 anni (1594-1598), utilizzando le stesse pietre dei resti etruschi e senza fondamenta, venne edificata quella che poi divenne principalmente una residenza estiva e una tenuta di caccia.
Nel 1608 vi soggiornò anche Galileo Galilei, chiamato dal Granduca per impartire delle lezioni di matematica al figlio Cosimo III.
Oggi la villa medicea è nota come la Villa dei cento camini, anche se in realtà i comignoli sono “solo” 67, ognuno relativo ad una stanza.
Domenica prossima, 28 marzo, eccezionalmente vengono aperte le porte al pubblico per una visita gratuita e si potranno vedere le stanze dei Granduchi, i saloni affrescati e le parti ristrutturate e trasformate in albergo con le stanze ricavate dagli antichi magazzini, dalle cantine e dai granai di Artimino. E’ visitabile anche la paggeria, che non ospitava i paggi bensì i primogeniti dei notabili della corte medicea .
Coloro che volessero beneficiare dell’ausilio di una guida potranno farlo al prezzo è di 5 € per la visita della villa e di 7 € se si abbina anche il museo archeologico etrusco che si trova temporaneamente (in attesa di essere trasferito nel centro di Artimino) al piano inferiore e raccoglie pregiate incensiere e numerosi manufatti in oro e avorio (tel. 055.8718124 mail: museoartimino@carabas-snc.it).
Grazie Alessandro! Visto che alloggerò proprio alla Paggeria, il tuo post è molto utile! E, da quel che capisco, c'è anche un piccolo museo da vedere…