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foto di Hari Seldon su Flickr |
- Villa della Petraia (via della Pietraia 40), un forte del XIV secolo trasformato probabilmente dall’eclettico Bernardo Buontalenti (un nome che tornerà spesso nelle prossime righe… architetto e anche inventore del gelato!) circa duecento anni dopo. Nel cortile al suo interno ci sono degli affreschi che rappresentano i fasti di Casa Medici. Bellissimi i suoi giardini posti su tre livelli. Una curiosità: è stata abitata anche dal re Vittorio Emanuele II quando la capitale d’Italia venne trasferita da Torino a Firenze
- Villa di Castello (via di Castello 47), trasformata in villa da una struttura preesistente per volere di Cosimo il Vecchio nel 1477. Sembra che il Botticelli avesse concepito i suoi due capolavori, “La nascita di Venere” e “La primavera” per stare uno di fronte all’altro proprio nelle sale di questa villa (leggi anche “in visita agli Uffizi – parte 2“)
- Villa medicea di Poggio Imperiale, donata da Cosimo I alla figlia Isabella nel 1565
- Villa di Careggi (in via Pieraccini 17), in origine un forte medievale convertito da Michelozzo in residenza e collegato alla Torre di Careggi che dai signori di Firenze veniva utilizzata come foresteria e fattoria
Nel pistoiese troviamo la Villa medicea di Cerreto Guidi (in via Ponti Medicei 12) voluta da Cosimo I nel 1565 e nota, oltre che per i cosiddetti Ponti Medicei ossia le rampe di scale di accesso progettate dal Buontalenti, per essere stato il luogo della morte per strangolamento della figlia di Cosimo I, Isabella, ad opera del marito che l’accusava di infedeltà.
Sempre in provincia di Pistoia, Villa La Magia a Quarrata, teatro delle nozze tra il granduca Francesco I e Bianca Cappello nel 1579.
Anche la provincia di Lucca ospita uno dei 14 siti patrimonio dell’Unesco: il Palazzo di Seravezza (in via 24 maggio 22) fu voluto da Cosimo I de’Medici per poter essere presente alle fasi di escavazioni dei marmi e di minerali (in particolar modo il cinabro, il mercurio e il ferro) di cui era ricca la zona.
Spostandosi nel territorio pratese, troviamo la splendida Villa di Poggio a Caiano (in piazza dei Medici 14) acquistata nel 1474 da Lorenzo il Magnifico che presenta nel salone centrale un ciclo degli affreschi sulla casata dei Medici (con riferimenti e accostamenti alla storia greca e romana) realizzati tra gli altri dal Pontormo e da Alessandro Allori.
Infine la villa ritratta nella foto in alto, nel comune di Carmignano (PO). Villa Ferdinanda deve il suo nome a Ferdinando I dei Medici che la fece costruire nel 1594 affidandone i lavori a Bernardo Buontalenti ma se chiedete in zona chiedete indicazioni su come raggiungerla in pochi vi saranno in grado di rispondere, al contrario tutti vi sapranno dire dove si trova la “Villa dei cento camini”!
Per la verità non occorre nemmeno impostare il suo indirizzo (via Papa Giovanni XXIII 1) sul navigatore per raggiungerla perché, adagiata in cima a un colle, è ben riconoscibile in mezzo alla campagna al confine tra la provincia di Firenze e Prato.
I comignoli che spuntano dal tetto in realtà sono una quarantina e indicano altrettante sale dotate di riscaldamento. I Medici la utilizzavano come residenza di caccia, dando ospitalità alla corte dei granduchi. Oltre alla scalinata (postuma, del 1930, costruita seguendo i progetti originali del Buontalenti) e alle grandi torri angolari, una delle perle della villa è la Loggia affrescata dal Passignano.
Una spettacolare strada orlata da pini collega la Villa medicea a un piccolo borgo medievale. Il suo nome è Artimino, un delizioso paesino fondato al tempo degli Etruschi al quale si accede da una torre con orologio e circondato da quel che resta delle mura del castello. Ma questa è un’altra storia…
Sono molto contenta di questo articolo e mi inorgoglisce particolarmente…e pensare che un sacco di gente si reca in Francia a vedere i famigerati castelli della Loira, mentre qui in Italia con tutto questo ben di Dio…
grazie del commento Diana 🙂
In Italia ci sono moltissimi tesori quasi sconosciuti e non solo per colpa nostra: delle 14 ville medicee ad esempio io ne ho visitate la metà perché ho la fortuna di abitare vicino a molte di esse, ma qualcuna non è accessibile se non in occasioni straordinarie oppure solo su prenotazione per gruppi… un vero peccato!