Un borgo candido dove sventola una Bandiera Arancione…. Locorotondo, una delle gemme della Valle d’Itria.

Il mio primo risveglio in Valle d’Itria è meraviglioso e d’altra parte come potrebbe essere altrimenti dopo una notte passata in un trullo!? Una ricca colazione con deliziosi mini cornetti caldi, un caffè, un sole davvero poco autunnale e l’allegro gruppone di #discoveringvalleditria sono i compagni giusti per una giornata scoppiettante che inizia con la visita al paese di Locorotondo.
Visita a Locorotondo
Appena il tempo di salire a bordo del pullman e guardare attraverso i finestrini sfilare uno dopo l’altro centinaia di ulivi (in Puglia ce ne sono circa 60 milioni! Tanti quanti gli italiani) che già ci apprestiamo a scendere. 13 km separano la Chiusa di Chietri da Locus Rotundus, uno dei borghi più belli d’Italia!
Siamo a metà strada tra l’Adriatico e lo Ionio, tra Bari e Brindisi distanti ciascuna un’ora di macchina. Il centro storico si trova a 400 metri di altitudine, adagiato su una collina come un ricciolo di panna che decora una torta… sì. Locorotondo è una meringa, tutta bianca e zuccherosa 😊.

Le sue strade si sviluppano in modo concentrico all’interno di circonferenza più o meno regolare che fino alla metà del XIX presentava le vecchie mura cittadine e le pareti delle case sono così candide da essere abbaglianti!

Il “luogo rotondo” aveva la conformazione attuale già nel XIII secolo e se non ve ne accorgete passeggiando tra i suoi vicoli romantici provate a guardare dall’alto del campanile della chiesa di San Giorgio Martire!
Riguardo al bianco invece si narra che sia un lascito degli antichi Greci, i primi abitanti del territorio; ogni primavera le pareti esterne delle case venivano imbiancate con la calce perché il bianco riflette i raggi solari e quindi come primo effetto diretto le abitazioni al loro interno risultavano (e risultano) più fresche.


Il bagliore che ti colpisce quando il sole abbraccia le case non è la sola caratteristica di Locorotondo. Ci sono i tetti aguzzi, cosiddetti a cummerse, che non ti aspetteresti di trovare in un paese del Sud Italia.
Ci sono le caratteristiche lastre sottili di pietra calcarea che ricoprono i tetti rendendoli impermeabili, le chiancarelle, utilizzate anche per la copertura dei trulli. Ci sono gli elementi barocchi che ti ricordano che sei in Puglia: terrazzini ornati in ferro battuto, archi affrescati, capitelli finemente scolpiti…


Infine, il panorama, unico, sulla Valle d’Itria.

Sì, Locorotondo, con la sua tranquillità e quella serenità che sanno donarti al primo incontro solo i posti in cui ti senti a casa tua, mi è piaciuta molto.
E adesso andiamo a visitare la sua cugina, Ostuni!
Testo e foto di Sara.