La nostra escursione in Piccardia, nel nord della Francia, per avvistare le foche che risiedono nella baia della Somme! Un trekking facile di 3 ore e mezzo attraverso i paesaggi straordinari (ve lo assicuro) di una baia eletta tra le più belle del mondo.
Il nostro primo viaggio dell'anno ha confermato ancora una volta che non c'è niente che mi emozioni di più della natura.
E' stato in una fredda giornata di metà gennaio che abbiamo conosciuto la Baia della Somme.
Alle 7:13 in punto il treno lascia Amiens per dirigersi sulla costa atlantica e dopo 52' le porte della carrozza si aprono a Noyelles sur Mer. Sono le 8:05, solo io e Sara scendiamo in quella minuscola stazione ferroviaria in mezzo alla campagna ma dopo un attimo di smarrimento vediamo qualcuno avvicinarsi a noi con un sorriso: è Maxim Marzi, la guida della Baia della Somme che ci accompagnerà nell'escursione per tutta la mattina! Saliamo in auto e copriamo la distanza che ci separa dal mare attraversando campi e acquitrini che riflettono la sagoma della Luna, ancora ben visibile in un cielo terso e color blu cobalto.
Al parcheggio troviamo l'altra coppia con cui ha fissato Maxim, giunta direttamente da Parigi. 10 minuti per la vestizione e siamo pronti! Aspetta un secondo... "vestizione"? Certamente, andremo a camminare in zone paludose, è necessario equipaggiarsi! Ci vengono dati degli stivali chantilly, poi io ho il mio berretto di lana e un paio di guanti ma la guida insiste per farmi indossare anche una fascia da mettere sul collo o sulla bocca. Sarà la mia salvezza. Dopo qualche ora l'incessante azione del vento inizia a dare i suoi effetti e una sciarpa o qualche altra protezione evita che il freddo ti provochi una paresi facciale...
Che l'avventura abbia inizio!
Il trekking inizia da uno degli ingressi della Riserva Naturale della Baia della Somme, tra Saint-Valery-sur-Somme e Le Crotoy, e procede verso nord-ovest in direzione di Pointe du Hourdel. In totale sono 3h e 30' per un distanza percorsa di circa 5 km. La difficoltà è bassa, il percorso è completamente pianeggiante e raramente il livello dell'acqua sommerge la parte inferiore dello stivale, l'unico ostacolo vero è la temperatura sotto i 5°C. Più che un trekking potremmo definirla una camminata naturalistica.
LA BAIA DELLA SOMME
Se avete letto "4 giorni in Piccardia: itinerario di viaggio da Amiens alla Baia della Somme" sapete già che prima ancora dell'incontro ravvicinato con le foche mi ha fortemente colpito il paesaggio, o per meglio dire, i paesaggi della Baie de Somme. Sì perché non mi sarei mai immaginato che l'estuario di un fiume, benché enorme (si parla di un'area di 72 km² in cui confluiscono il fiume Somme e il piccolo Maye), potesse dar origine a così tanti scenari durante il periodo della bassa marea.
Un varco tra alcune piccole dune di sabbia è la nostra porta di accesso al Favoloso mondo della Baie du Somme, un mondo surreale in cui il cielo si confonde con il mare e la superficie ondulata della sabbia mostra gli stessi disegni delle increspature delle nuvole. Sottili rivoli d'acqua creano il loro corso facendosi spazio sul fondale dell'estuario, distese di prati salmastri cedono il passo a campi di salicornie (l'asparago marino) e grandi pozze d'acqua riflettono i colori dell'alba...
La luce è semplicemente eccezionale. Se pittori come Delacroix e Degas o scrittori come Verne e Hugo vennero ispirati da questi luoghi (e scelsero di vivere in questa regione) un motivo doveva pur esserci.
Ogni giorno nella Baia della Somme si verificano due basse maree e due alte maree con un ciclo di alternanza tra una bassa marea e l'altra di 12 ore. Il tempo per inoltrarsi fino al punto migliore dove è avvistabile la colonia di foche è breve ed è uno dei motivi per cui è vietato avventurarsi da soli nella riserva naturale!
Quando la marea torna a salire il livello dell'acqua cresce a un ritmo impressionante (arrivando fino a 20 metri di altezza!) e chi non conosce la zona può facilmente perdere l'orientamento e trovarsi velocemente sommerso, mettendo a rischio la propria vita. A volte qualche incauto turista viene colto di sorpresa di fronte allo spettacolo della Grande Marea ma la presenza delle guide ambientali, che monitorano costantemente la baia, riesce a evitare che questi comportamenti avventati si trasformino in tragedia.
L'INCONTRO CON LE FOCHE
Man mano che il nostro cammino avanza la vegetazione cambia e il paesaggio muta il suo aspetto. Anche i colori sono diversi e le nostre ombre, prima lunghissime, iniziano un po' ad accorciarsi. A questa ricchezza di specie floreali risponde una fauna altrettanto ampia e varia; sono soprattutto gli uccelli migratori e gli uccelli d'acqua ad abitare la riserva naturale della Baia della Somme e il vicino Parque du Marquenterre (che sarà la nostra meta nel pomeriggio).
Germani reali, volpoche, fischioni, chiurli, beccacce e altre centinaia di specie si librano in cielo raggruppate in stormi o planano solitari sopra qualche radura.
Grazie al binocolo e al telescopio di Maxim vediamo anche un fenicottero! No, non è un abbaglio, non ci stiamo confondendo con le boe rosse disseminate nella baia... da qualche mese un bellissimo esemplare di fenicottero rosso (il piumaggio sembra indicare una specie che abita le isole caraibiche e il centro America), probabilmente fuggito da uno zoo, si mimetizza (senza riuscirci 😃) in mezzo agli altri pennuti.
Dopo un'ora e mezzo ci fermiamo. Il nostro cammino non andrà più avanti, siamo arrivati al limite non oltrepassabile. Il vento si sta alzando, la marea sta iniziando a salire e col telescopio Maxim cerca di individuare dove stanno riposando le foche.
Questa di Pointe du Hourdel è la colonia di foche più grande della Francia: secondo l'ultimo censimento dell'agosto del 2016 ci sono 557 foche comuni e 185 foche grigie!
Le vediamo in lontananza, spaparanzate sui banchi di sabbia emersi grazie alla marea.
Quando la marea cresce le foche, ammassate una accanto alle altre per centinaia di metri, si tuffano in mare ed è in quel momento che si hanno più probabilità di ammirarle alla minor distanza. Una in particolare si è avvicinata a una decina di metri dalla riva e l'abbiamo vista chiaramente a occhio nudo. La tentazione di camminarle incontro è stata fortissima ma una delle regole della riserva naturale lo vieta e addirittura il limite massimo per i banchi di sabbia dove stazionano è fissato a 300 metri!
Dovete sapere infatti che oltre che curiose le foche sono anche animali molto paurosi e quando avvertono il pericolo fuggono lasciando i cuccioli incustoditi...
Altro motivo per cui è obbligatorio visitare la riserva naturale con una guida autorizzata.
Se siete appassionati di fotografia armatevi quindi di un potente zoom, con il quale potreste anche immortalare l'onda dell'alta marea, piccola ma fortissima, che si vede in lontananza con il telescopio.
Qui potete vedere il filmato realizzato da Maxim dal quale è stato tratto il fotogramma all'inizio del post:
Qui potete vedere il filmato realizzato da Maxim dal quale è stato tratto il fotogramma all'inizio del post:
INFORMAZIONI UTILI
Come ho scritto più volte per visitare la riserva naturale della Baia della Somme e avvistare le foche è obbligatorio prenotare una guida ambientale. Grazie all'ufficio del turismo dell'Oise abbiamo conosciuto Maxim Marzi, guida naturalistica certificata Qualinat. Se non ci fossimo trovati bene con lui non avrei linkato nemmeno il suo sito, invece ci è piaciuto così tanto che lo consigliamo e stra-consigliamo: www.guide-baie-somme.com.
Non solo traspira passione per il suo lavoro da tutti i pori ma è anche simpatico e parla bene l'italiano 😊.
Le escursioni alla Baia della Somme si svolgono tutti i giorni dell'anno, condizioni meteo permettendo. Per prenotarne una basta contattarlo (il prezzo è di 15 €, ben spesi, che comprendono anche uno spuntino di metà mattino con un dolce simile al nostro pandoro e un succo alla frutta di cui Sara si è innamorata).
In ogni caso sul sito ci sono tutte le informazioni necessarie relative all'abbigliamento (in estate il costume da bagno e la crema solare prendono il posto di guanti e stivali) e alle altre escursioni che vengono organizzate come quella in trenino a vapore che collega Le Crotoy a Cayeux-sur-Mer.
Per altre informazioni potete consultare il sito www.oisetourism.com dell'ente del turismo dell'Oise che ci ha aiutato nell'organizzazione e nella realizzazione di questo viaggio.
Prossima destinazione: il Parque du Marquenterre!
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