Le scogliere di Bois de Cise, sulla costa settentrionale della Francia affacciate sul canale della Manica, sono un posto tanto sconosciuto quanto straordinario! Le abbiamo scoperte quasi per caso nel nostro giro in Piccardia dopo aver visitato l’altrettanto meravigliosa Baia della Somme, dove avevamo camminato per una mattina intera sull’estuario del fiume in bassa marea e avvistato una delle colonie di foche più grandi d’Europa!
E’ gennaio. La giornata è freddina ma senza precipitazioni e il sole riesce ogni tanto a trovare uno spiraglio tra le greggi di nuvole che nascondono il cielo. Come da programma, o per meglio dire “stranamente, come da programma”, in quanto i nostri tempi si dilatano spesso e ce lo rivoluzionano ogni volta, alle 16:30 arriviamo a Bois de Cise. Poco prima di partire per la Piccardia avevo dato un’occhiata all’area per vedere se mi fosse sfuggito qualcosa nei dintorni di cui poi avrei potuto pentirmi, e quasi casualmente era uscita fuori l’immagine di una scogliera bianchissima.
All’inizio ho pensato che nelle mie ricerche si fosse inserito qualche risultato della vicina Costa d’Alabastro, anche se Etretat ad esempio non è esattamente vicinissima essendo a 150 km dalla Baia della Somme oltre che in un’altra regione, la Normandia. E invece no: a una manciata di chilometri dal luogo del nostro trekking e a 45′ minuti d’auto della riserva ornitologica del Parc du Marquenterre si trova un breve tratto di alte scogliere di gesso!
Ecco perché adoro spostarmi con mezzo proprio! Noleggiando un’auto, senza dimenticarci mai di fare una piccola assicurazione di viaggio come quella di Viaggiare Sicuri, abbiamo sempre la possibilità di fare delle deviazioni anche all’ultimo momento e aggiungere delle mete al percorso che rimarranno impresse per sempre nella nostra memoria.
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BOIS DE CISE, UNO SPETTACOLO DELLA NATURA
Ci fermiamo poco dopo la cittadina di Ault, immaginaria linea di demarcazione tra la bassa costa di ciottoli e sabbia che continua fino alla foce del fiume Somme e l’alta costa che comincia qui per terminare all’estuario della Senna lasciando il passo in Normandia alla Costa d’Alabastro.
Forse è proprio quest’ultima, consegnata all’immortalità dalle pennellate di Claude Monet, a offuscare la notorietà di questa zona, altrimenti non mi spiego come mai non se ne trovi traccia nè sulle guide della Lonely Planet e della Mondadori dedicate alle Francia né come mai siano così poche le informazioni su internet (in italiano praticamente niente).
Il mio entusiasmo di essere arrivati a Bois de Cise non viene minimamente scalfito dalle fortissime folate di vento che ci accompagnano dal parcheggio fino all’ampia scalinata che scende alla spiaggia e ci impediscono di fare più di una manciata di fotografie.
Fortunatamente c’è la bassa marea e da lì a non molto tramonterà il sole! Cosa volere di più? Ah, sì, che si abbassi un po’ il vento… detto fatto! Appena mettiamo piede sull’enorme distesa di sassi e roccia si placa… le raffiche che imperversavano in alto sono quasi inesistenti qua sotto.
Lo spettacolo è veramente da mozzare il fiato. Detesto i luoghi comuni, l’utilizzo dei superlativi e delle frasi fatte… ma quando ci si trova davanti a una meraviglia della natura le parole per descriverla fanno più fatica a uscire fuori, quasi si vergognassero di accostarsi a tanta bellezza.
Non è l’orario migliore per mettere in risalto il candore delle scogliere ma la visione è comunque notevole: per centinaia e centinaia di metri finché la vista non viene sfumata dalla nebbia ammiriamo il profilo ondulante della costa e intravediamo sprazzi di erba verde coprire il terreno sopra il dirupo. Dalla spiaggia la sensazione che l’altezza della scogliera si elevi ben oltre gli 80 metri è più che tangibile e le foto si sprecano.
Le pozze d’acqua causate dalla bassa marea diventano degli specchi turchesi che arricchiscono di colori il paesaggio particolarissimo di Bois de Cise. La spiaggia alterna formazioni rocciose chiare (di gesso) e scure di detriti, cozze e… fossili! Il territorio risale all’era del Cretaceo.
BOIS DE CISE: UN PO’ DI STORIA
Bois de Cise, la valle boscosa di faggi e querce che si estendeva dai margini della Somme fino alle rive del Canale Inglese, è stata per lungo tempo una località turistica abbastanza famosa. Sotto l’Ancien Régime fu un terreno di caccia e nel XIX secolo divenne di proprietà della cittadina di Le Treport.
Del periodo della Belle Epoque rimangono un centinaio di case dalla struttura in legno costruite sulle pendici della scogliera; alcune di queste erano residenze di villeggiatura ancora prima che nel 1898 fosse costruita una stazione balneare di lusso per poche decine di privilegiati.
A rimanere colpito dai sentieri tortuosi che dal villaggio di Ault conducevano a Bois de Cise attraversando campi di grano avvolti dall’odore dell’oceano e percorrendo la sommità delle scogliere è stato anche Victor Hugo, lo scrittore francese che nel suo esilio frequentò spesso la Piccardia.
Uno dei punti migliori per vedere la costa è stato chiamato in suo onore panorama “Victor Hugo”; da lì partono diversi itinerari a piedi segnalati come quello che porta a Mers-Les-Bains di circa 8 km tra andata e ritorno.
BOIS DE CISE, BELLISSIMA E FRAGILE
Le magnifiche scogliere che si ergono sull’oceano sono il risultato delle azioni incessanti di deposito alluvionale da parte delle correnti marine e delle condizioni atmosferiche avverse che continua tutt’oggi.
Pochi mesi prima della nostra visita una violenta burrasca aveva provocato frane e smottamenti e una serie di cartelli posti all’ingresso della gradinata che scende fino alla spiaggia mettevano in guardia i visitatori e consigliavano di fare attenzione per il pericolo di caduta massi dalla parete.
Quindi se passate da Bois de Cise non sottovalutate questi avvertimenti, specialmente se le condizioni metereologiche non sono delle migliori.
Altra raccomandazione: occhio all’innalzamento della marea! Il terreno della spiaggia è molto sconnesso, muoversi non è difficoltoso ma occorre procedere piano piano… anche per godersi lo scenario assolutamente unico di Bois de Cise!
L’alta marea al contrario non si muove lentamente, quindi appena vi accorgete che le onde sono sempre più vicine tornate immediatamente indietro e risalite “al piano superiore” 😊.
Per altre informazioni potete consultare il sito www.oisetourism.com dell’ente del turismo dell’Oise che ci ha aiutato nell’organizzazione e nella realizzazione di questo viaggio.
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