Le Havre è una città francese atipica che può suscitare sentimenti contrastanti a chi ci arrivi per caso, senza conoscere niente del suo passato.
E' conosciuta soprattutto per il porto marittimo, il più grande della Francia dopo quello di Marsiglia, ma in quanti sanno che è una delle pochissime città a essere stata inserita tra i patrimoni mondiali dell'umanità dell'UNESCO per l'architettura moderna?
In questo articolo scoprirete una città dal fascino particolare, che ha saputo risorgere dalle sue ceneri. Una metà della Normandia lontanissima dalle atmosfere medievali di Mont-Saint-Michel e dalla bellezza naturale delle bianche falesie di Étretat. Una destinazione originale che nasconde un bel po' di sorprese ad un viaggiatore curioso che voglia andare sotto la superficie.
Prima di leggere le 10 cose da non perdere a Le Havre è necessario un breve prologo:
Le Havre, cenni storici
L'insabbiamento del porto di Harfleur fu uno dei principali motivi per cui Francesco I re di Francia - il mecenate illuminato che convinse Leonardo da Vinci a trasferirsi nella Valle della Loira - decise di costruirne uno nuovo sull'altra riva (quella settentrionale) dell'estuario della Senna, in posizione strategica, proprio di fronte alla Manica.
Nell'ottobre del 1517 nacque così la città di "Franciscopolis", nome che ebbe poco fortuna e venne presto dimenticato alla morte del monarca... l'obiettivo di diventare un importante porto marittimo sia a scopo commerciale che militare venne raggiunto ben presto e nei secoli a venire fu un centro nevralgico per il commercio di caffè e cotone verso le colonie e il punto di partenza dei transatlantici verso il nuovo continente.
La seconda guerra mondiale
Nel giugno del 1940 Le Havre venne occupata dalle truppe tedesche e nel 1942 iniziano i primi bombardamenti degli Alleati per la riconquista del porto, ormai base nazista: in tutto 132, con l'apice della distruzione che si raggiunse nella notte tra il 5 il 6 giugno del 1944 e il 5 e 6 settembre (l'operazione "Tabula Rasa") quando 992 aerei lanciarono ben 4719 tonnellate di bombe!
La città ebbe di nuovo la libertà ma ne uscì devastata come nessun altra in Francia. I morti furono 5.000, i senza tetto 80.000. Il porto non esisteva più, l'80% della centro era distrutto; 12.000 furono gli edifici annientati e 3 milioni i metri cubi di macerie. Numeri agghiaccianti.
La rinascita
Nel 1945 la ricostruzione della città fu assegnata allo studio dell'architetto Auguste Perret, il pioniere o secondo altre definizioni "il poeta" del cemento armato. "Il mio cemento armato è più bello della pietra. Lo lavoro, lo cesello. E' una pietra che sta nascendo."
Il progetto era stato studiato per riposizionare ogni strada e ogni attività come prima della guerra, seguendo però delle regole precise, all'interno di una pianta a scacchiera. Una griglia con gli angoli a 90° forgiata su quella che definirei una sorta di sezione aurea creata da Perret: il modulo 6,24 e suoi multipli o sottomultipli.
Sei metri e ventiquattro centimetri ossia la larghezza delle strade, la distanza tra le colonne portanti, tra le finestre e così via. L'unità di misura di una visione geometrica unitaria ispirata all'arte greca classica e al modernismo francese.
Nella "città futura" di Perret spesso il cemento ruvido è a vista e non ci sono linee curve. Scelte estetiche e funzionali, dettate da ragioni di solidità, convenienza economica e... velocità di realizzazione! In solo 18 anni Le Havre trova una nuova vita.
Le Havre patrimonio Unesco
"[..] esempio eccezionale d'architettura e d'urbanistica del dopo-guerra".
Il centro di Le Havre è dal 2005 tra i patrimoni dell'Umanità tutelati dall'UNESCO, il primo complesso urbano europeo del XX secolo che sia mai stato iscritto!
Perret purtroppo morì (nel 1954) senza mai vedere ultimato il suo disegno.
10 cose da non perdere a Le Havre
Nella mappa qua sotto potete vedere la posizione dei luoghi d'interesse di cui si parla nell'articolo. A eccezione dell'abbazia di Graville sono tutti raggiungibili a piedi con qualche fermata di tram/bus, ma di questo vi parlerò in un capitolo a parte.
- La chiesa di Saint Joseph
- Il panorama dall'Hôtel de Ville
- L'appartamento Témoin
- La Biblioteca Oscar Niemeyer e il Vulcano
- Il museo MuMa
- La Catène de Containers
- La spiaggia di Le Havre
- La Cattedrale di Le Havre
- L'abbazia di Graville
- Il porto o...
1. La chiesa di Saint Joseph
La nostra visita a Le Havre è iniziata proprio qui, dal suo inequivocabile simbolo. Il "faro" - così chiamato per la sua forma a torre ottagonale che vuol ricordare il ruolo di porto transatlantico della città - svetta slanciato e imponente su tutti gli edifici con i suoi 107 metri di altezza ed è il primo a essere visibile dal mare, addirittura fino a 60 km dalla costa in giornate di ottima visibilità!
Auguste Perret la progettò personalmente e la concepì sia come un monumento ai caduti durante la guerra che come parrocchia: la prima pietra venne posta nello stesso luogo in cui sorgeva la chiesa originaria del 1863 dedicata a San Giuseppe, patrono dei carpentieri. I lavori iniziarono nel 1951 e 6 anni dopo era già conclusi; nel 1959 venne celebrata la prima messa.
Dalle foto avrete già intuito che si tratta di una chiesa molto diversa da quelle a cui siamo abituati... sono proprio questa sua unicità, il suo rigore geometrico ed i fasci di luce che filtrano attraverso i vetri colorati a creare un fascino particolarissimo.
Il materiale utilizzato è ovviamente il cemento armato ma se pensate a un edificio grigio e lugubre siete completamente fuori strada... le linee nette, squadrate contrastano con la vividezza e la varietà dei colori (50) di cui che pervadono l'interno, grazie ai 12768 pezzi vetrati che coprono ben 378 metri quadrati! Un capolavoro forgiato dal maestro vetraio Marguerite Huré.
Se avete la possibilità andate a visitare la chiesa di Saint Joseph in più orari della giornata: a seconda dell'altezza e della posizione del sole e delle condizioni meteo ammirerete un diverso spettacolo di luci, legato a una precisa simbologia. A est le vetrate di color oro, verde e lillà rosato indicano la Natività. A sud l'oro e l'arancione esaltano la potenza dello Spirito e la gloria di Dio.
Anche le forme hanno ovviamente un proprio significato! Solo per citerne alcune:
- il triangolo verso l'alto rappresenta la Santa Trinità.
- Il triangolo verso il basso, la Grazia che scende dal cielo.
- Il rettangolo verticale, l'aspirazione individuale allo Spirituale.
Dove dormire a Le Havre?
Prima di proseguire con le 10 cose da non perdere a Le Havre vi parlo dell'hotel dove abbiamo dormito durante il nostro soggiorno in Normandia. Vi dico subito che si tratta di un boutique hotel in una posizione decisamente strategica, a 50 metri dalla chiesa di Saint Joseph (basta attraversare Rue Louis Brindeau), 10 minuti a piedi dall'Hôtel de Ville e dalla Cathédrale Notre-Dame, 5 minuti dal Volcano (poi ve ne parlerò). Senza considerare che la fermata del bus 13 che porta a Étretat è ad appena 80 metri...
Hôtel et Spa Vent d'Ouest
E' l'Hôtel et Spa Vent d'Ouest, un 4 stelle dall'ottimo rapporto qualità/prezzo dove ogni mattina ci siamo deliziati con una ricca colazione gourmet a buffet - con prodotti freschi come formaggi di fattoria, yogurt, marmellate ecc - e la sera prima di cena ci siamo rilassati nella SPA NUXE!
Hôtel et Spa Vent d'Ouest
La posizione è solo uno dei motivi per cui ve lo consiglio.
Le camere sono ampie e confortevoli (il nostro terrazzo si affacciava direttamente sulla chiesa di Saint-Joseph!), lo staff è super disponibile, l'ambiente elegante ed originale; alcuni mobili sono stati ricavati da fari dismessi a conferma di un forte legame con la storia della città.
Le camere sono ampie e confortevoli (il nostro terrazzo si affacciava direttamente sulla chiesa di Saint-Joseph!), lo staff è super disponibile, l'ambiente elegante ed originale; alcuni mobili sono stati ricavati da fari dismessi a conferma di un forte legame con la storia della città.
I clienti hanno l'accesso gratuito all'hammam e tra un bagno turco e un succo di frutta fresca o un tè possono richiedere su prenotazione dei trattamenti per il viso e massaggi per il corpo con prodotti naturali.
La Nuxe Spa dell'Hôtel Vent d'Ouest
2. Il panorama dall'Hôtel de Ville
La chiesa di Saint Joseph è indubbiamente al primo posto tra le attrazioni di Le Havre e noi l'abbiamo visitata per prima anche per la vicinanza col nostro hotel che si trova lì davanti, però per una visione d'insieme della città vi consiglio di inserire il Municipio tra le prime cose da vedere a Le Havre.
Sì, avete letto bene! La sede comunale - anch'essa progettata personalmente da Auguste Perret - ha una magnifica terrazza panoramica a 360° al 17° piano e potete salirci alle 15/16/17 del sabato e della domenica nei mesi di luglio e agosto oppure negli altri mesi consultando il sito ufficiale e prenotando la visita della durata di 50' (www.lehavreseine-patrimoine.fr - 7 € biglietto intero, 5 € ridotto).
Dall'alto lo sguardo spazia dal porto alle case in collina e abbraccia tutto il centro cittadino e le sue grandi strade che formano il cosiddetto "triangle monumental" caratteristico del piano urbanistico di Perret": la rue de Paris, ispirata alla rue de Rivoli della capitale e il boulevard Strasbourg che diviene la più ampia Avenue Foch, la Champs-Elysées di Le Havre (più larga dei viali parigini).
3. L'appartamento Témoin
All'interno del triangolo di cui ho parlato sopra si trova l’Appartement Témoin, il manifesto del Perret-pensiero.
Al primo piano di un edificio identico a tanti altri dello stesso quartiere, al n° 181 della rue de Paris, l'appartamento-museo non è il modello su cui sono stati realizzati gli altri ma semplicemente uno dei tanti che vennero costruiti dallo studio Perret, a testimonianza di come il progetto in realtà andasse oltre il piano prettamente architettonico influendo anche nella sfera privata dei cittadini della nuova Le Havre, condizionandone lo stile di vita.
Non si tratta quindi solo di un involucro, della struttura delle abitazioni. Varcando la soglia d'ingresso si fa un balzo nella Le Havre di fine anni '50 per scoprire come vivevano le famiglie in quel periodo, quali fossero i mobili, gli elettrodomestici, gli oggetti della vita quotidiana, i vestiti e persino i giocattoli dei bambini.
L'appartamento era funzionale, ben illuminato, con una gestione ottimale dello spazio. Erano inoltre dotati dei comfort dell'epoca, di acqua corrente, riscaldamento, corrente elettrica, bagno e wc, scivolo per i rifiuti, isolamento termico e tanto altro.
L'appartamento Témoin è visitabile solo su prenotazione dal sito (www.lehavreseine-patrimoine.fr - 7 € biglietto intero, 5 € ridotto).
4. La Biblioteca Oscar Niemeyer e il Vulcano
Fin dagli anni '80 Le Havre ha cercato di scrollarsi di dosso la nomea di città grigia dando spazio a strutture innovative che dessero un tocco di originalità e fantasia e ascoltando gli abitanti sembra proprio che lo scopo sia stato raggiunto. Chi la vive ogni giorno e chi ci arriva da turista con l'intenzione di visitarla e non di darle un'occhiata furtiva di qualche ora e passare oltre, testimonia la sua vivacità sorprendente.
Ribattezzata "la città degli architetti", Le Havre stupisce per le nuove installazioni dalla forma futurista (e talvolta bizzarra). Un esempio è il centro culturale Le Volcan inaugurata nel 1982 e la Bibliothèque Oscar Niemeyer, una delle più belle della Francia, aperta al pubblico dal 2015.
Confesso che di fronte alle opere ultra moderne rimando sempre un po' interdetto, soprattutto per come sono inserite nei contesti urbani. Il Vulcano a prima vista non mi ha particolarmente entusiasmato, ma quando sono entrato all'interno ho cambiato idea.
Lo spazio creato dall'architetto brasiliano Oscar Niemeyer (a lui si deve il progetto di Brasilia) è un felice connubio tra design, funzionalità e gestione degli spazi.
Entrambe in calcestruzzo verniciato di bianco, contrastano con le loro linee curve e dolci con gli edifici squadrati di Perret. Il cratere più grande ospita la sala concerti, rivestita da pannelli di legno per migliorare l'acustica, quello più piccolo è la sede della biblioteca comunale.
Dalla piazza disposta al livello inferiore rispetto al piano stradale si accede alla Bibliothèque Oscar Niemeyer. Subito trovate un piccolo bar caffetteria, dove potete prendere un caffè e gustarvelo ai tavolini esterni o passeggiando tra le varie sale.
L'ingresso è ovviamente gratuito e in un'ora o poco meno potete perlustrare i 5000 metri quadrati dell'intera struttura, distribuiti secondo uno schema concentrico con una maestosa scalinata nel centro che conduce al secondo piano.
Oltre alle sezioni librarie suddivise per tematica, ci sono sale multimediali, per la lettura, per l'ascolto, per i bambini, per le riunioni o semplicemente per il prestito, che tra parentesi è aperto 24h!
5. Il museo MuMa
Il museo d'arte moderna André Malraux meglio conosciuto come MuMa è uno dei fiori all'occhiello della città normanna.
Al n° 2 di boulevard Clemenceau, all'ingresso del porto, vicino alla Capitaneria, trovate questo edificio dall'architettura moderna a cui le pareti bianche e le vetrate conferiscono una vistosa luminosità. L'interno custodisce la più grande collezione del mondo di quadri impressionisti dopo il museo Orsay di Parigi!
Tra i numerosi pittori che hanno immortalato Le Havre tra le loro opere ci sono Monet (celebre la sua alba al porto, "Impression, Soleil Levant", che nel 1872 dette origine all'Impressionismo), Boudin, Renoir, Degas, Sisley, Pissarro, Dufy ed altri ancora a cui si aggiungono sculture, fotografie e dipinti dal XV al XX secolo tra cui Manet, Van Dongen e Dubuffet.
6. La Catène de Containers
La Catène de Containers di Vincent Ganivet è esattamente quello che suggerisce il titolo, una catena di 36 containers di diversi colori messi uno sopra l'altro a formare un doppio arco. Concepita come opera temporanea è diventata rapidamente una delle icone di una città che negli ultimi anni si è aperta all'arte moderna.
Venne collocata nel 2017 al molo di Southampton, in fondo alla Rue de Paris (ben visibile nonostante il chilometro abbondante di distanza dall'Hôtel de Ville) per il cinquecentesimo anniversario della fondazione Le Havre e colpisce immediatamente per la forma bizzarra e l'imponenza. Sfiora infatti i 30 metri di altezza e le 500 tonnellate di peso!
Come mai sono stati utilizzati i container è presto detto: per sottolineare la vocazione marittima di Le Havre e l'importanza del porto commerciale, il secondo della Francia per il trasporto delle merci nei container.
7. La spiaggia di Le Havre
Dal porto in direzione nord-est ha inizio un'enorme spiaggia che nel tratto cittadino si presente con grandi sassi grigi. Quella più frequentata, per una passeggiata in ogni periodo dell'anno e per un bagno nei mesi più caldi dell'estate (qui tira sempre vento, tenetelo presente!) è la plage du Havre, centrale e molto ampia.
Niente di che potrebbe dire qualcuno. Ci sono alcune cabine colorate e su tutto il lungomare, per più di 2 chilometri, bar e ristoranti dove cenare respirando la brezza marina. Ed è qui che arriva il colpo di scena. Come nel resto della Normandia due volte giorno si assiste al fenomeno delle maree!
Noi abbiamo avuto la fortuna di imbatterci nella bassa marea al tramonto e lo spettacolo è stato indimenticabile!
Quando l'acqua si ritira emerge una lunghissima spiaggia di sabbia ed il mare sembra fondersi con il cielo. Mentre le luci delle case si accendono gli ultimi bagliori si riflettono nelle pozze che lentamente svaniscono.
Non è un caso se a Le Havre è nato il movimento impressionista!
8. La Cattedrale di Le Havre
Come ho scritto all'inizio più dell'80% del centro di Le Havre venne annientato dopo i bombardamenti del 5-6 settembre 1944 e tra i pochi edifici a scamparla ci fu la Cattedrale di Notre-Dame anche se subì dei danni ingenti alla struttura.
I lavori di restauro finiti nel 1974 riportarono in vita il monumento cittadino più antico, risalente al XVI-XVII secolo e passato più o meno indenne dalle guerre di religioni, dai bombardamenti delle flotte inglesi e olandesi e dalla Rivoluzione francese... nei secoli subì diversi lavori di ristrutturazione e modifica e l'aspetto attuale mostra i diversi stili architettonici - gotico, rinascimentale, barocco e classico - che testimoniano il suo passato turbolento.
Sono giunti fino ai nostri giorni il portale del campanile eretto nel 1539, gli organi donati nel 1637 dal Cardinale de Richelieu (con il suo stemma ancora ben visibile) e 5 delle 8 cappelle delle navate laterali tra cui quella di San Sebastiano con pala e altare in pietra di stile classico la statua del santo.
Dove mangiare a Le Havre
Il primo giorno a Le Havre siamo stati al ristorante Les Enfants Sages in rue Gustave Lennier 20 e la ricordiamo come una delle serate più belle trascorse in Normandia!
I "bambini" sono davvero bravi, non solo per la cucina con prodotti freschi e di stagione ma anche per l'atmosfera calda e accogliente di un ambiente particolare che si presenta come una bellissima casa con giardino arredata con gusto in cui i tavoli si trovano nelle diverse stanze o fuori all'aperto. Buonissima l'orata e il dessert ma soprattutto le ostriche, specialità della Normandia!
Perfetto per una cena romantica!
A proposito di ostriche, a Le Havre troverete tanti negozi che le vendono.
Se invece cercate un posticino più easy, a un prezzo contenuto (e un menù con piatti etnici ed hamburger) e anche un po' naïf allora Le chat bleu, nel quartiere Sainte-Adresse in rue du roi Albert 6 è sicuramente più adatto a voi.
Anche qui più che un ristorante sembra di stare in un'abitazione, con i tavolini messi tra un pianoforte e un mobile da sala. Non a caso la sala principale al primo piano viene utilizzata anche per le riunioni. Noi abbiamo ordinato un hamburger e dei falafels.
9. L'abbazia di Graville
Collocata su una delle colline di Le Havre a circa 5 chilometri dal centro, l'abbazia di Graville è ritenuta uno dei più grandi esempi di arte romanica della Normandia. Le sue origini vanno indietro nel tempo fino al VI secolo ma raggiunse la fama nel IX secolo quando l'eremo ospitò le reliquie di Sant’Onorino e diventò una meta di pellegrinaggio.
Grazie a Guillaume Malet de Graville, compagno d'armi di Guglielmo il Conquistatore, e ai suoi discendenti, venne costruita una chiesa in stile romanico che successivamente divenne un'abbazia guidata dai frati benedettini, agostiniani e infine genovefani (che seguono la regola di St Geneviève).
Il complesso abbaziale è circondato da una serie di giardini alla francese a terrazze e da un cimitero che contribuisce a creare un'atmosfera decisamente suggestiva. Tra le tombe c'è anche un certo César Joseph Régnault la cui vita ha ispirato il personaggio di Jean Valjean nel romanzo "I Miserabili" di Voctor Hugo.
Dal 1926 è un museo visitabile seguendo un percorso che mostra delle bellissime statue medievali e la collezione Jules Gosselin con 150 modelli di alloggi europei tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, fino a giungere alla chiesa in stile romanico normanno, che da sola vale il viaggio.
Orari di apertura: tutti i giorni eccetto il martedì e i festivi dalle 10 alle 12:30 e dalle 13:45 alle 18.
Biglietto d'ingresso: 5 euro intero, 3 euro ridotto.
Ci si arriva in autobus dall'Hotel de Ville con le linee:
→ 7, la più comoda e vicina all'abbazia (fermata Sainte Honorine a 150 metri dall'ingresso).
→ 5, a 550 metri c'è la fermata Place de Graville.
→ C2, fermata Place de Graville a 400 metri.
→ Tramvia, fermata Verlaine a 850 metri.
Come arrivare e spostarsi a Le Havre?
La Normandia non è collegata all'Italia da voli diretti, il modo più comodo è atterrare a Parigi e poi prendere il treno con partenza dalla stazione di Parigi-Saint-Lazare che impiega poco più di due ore per raggiungere la destinazione.
A Le Havre le rete dei trasporti è capillare e molto efficiente - è presente anche una tramvia a due linee che passa dalla stazione centrale - ma se alloggerete in centro potete andare a piedi quasi ovunque.
10. Il porto o...
Per qualcuno potrà non essere esattamente un'attrazione ma se siete affascinati dalla storia di Le Havre non potrete fare a meno di fare un salto al porto e immaginarvi i transatlantici in partenza per l'America nel XIX secolo o i bellissimi velieri diretti in Martinica per la Transat Jacques Vabre (la mitica traversata che il prossimo 29 ottobre festeggerà i 30 anni) oppure semplicemente vedere le enormi navi portacontainer e le imbarcazioni che salpano per la Gran Bretagna.
Ci sono inoltre tour organizzati per la visita di Port 2000 e del porto storico.
Altre idee per chi soggiorna a Le Havre per più di due giorni?
- Un'escursione giornaliera a Étretat (col bus 13 in meno di un'ora)!
- Visitare la Maison de l’Armateur, la casa dell'architetto Paul-Michel Thibault costruita nel 1790 ed acquistata alla sua morte dal ricco armatore mercantile Martin Foäche. L'edificio non fu colpito dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e dal 1954 è proprietà del Comune che l'ha trasformato in un museo.
- I Giardini Pensili: dai 17 ettari di un ex forte militare dell'Ottocento si possono ammirare giardini a tema dedicati a quattro continenti e un bel panorama sulla baia della Senna.
- L'itinerario dei pittori impressionisti: in giro per Le Havre sono stati piazzati dei pannelli che raffigurano delle opere che i pittori hanno dipinto esattamente in quel posto.
- Una gita alla città di Honfleur, raggiungibile in mezzora d'auto o col traghetto.
Il nostro viaggio in Normandia prosegue a Étretat! (Presto online)
Per ulteriori approfondimenti vi rimando al sito di Explore France e di Le Havre Étretat Normandie Tourisme che ringraziamo per il supporto e l'organizzazione del viaggio.
Altre idee per un viaggio in Francia!
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